Desidero far conoscere i racconti di Devana, che sostengo come Edizione dell’Autrice e per i quali abbiamo creato un’apposita collana: Cronache della Terra Antica. Durante il femminismo anni settanta, chi c’era lo ricorda, si era cominciato a lavorare sulle favole per bambine (e bambini), poi siamo cresciute e, a parte qualche lodevole eccezione, ce ne siamo dimenticate. Ci siamo dimenticate delle favole. Con le favole non si fa carriera all’università, né nel giornalismo e neppure in una delle tante professioni che crescendo abbiamo intrapreso. All’inizio, però, eravamo entrate “nel mondo degli uomini”, chi c’era se lo ricorda, per cambiarlo. Per me è stato dolcissimo (uso raramente questo termine) ritrovare oggi in Devana lo stesso entusiasmo per il risanamento dell’immaginario, svolto in una chiave così semplice e narrativamente riuscita. A “testare” i racconti di Devana sono bambine e bambini che ne sono entusiasti, il che significa che davvero la struttura narrativa non ha bisogno della crudeltà se torna all’antica funzione di trasmissione della conoscenza, come senz’altro erano, all’origine, tutti i racconti tramandati per insegnare a stare al mondo. Il che non toglie che, se invece si preferisce la versione patriarcalizzata che ha stravolto i racconti originari, quella resta disponibili in qualsiasi biblioteca con tutte le sue schiere di matrigne, sorellacce e cattivone in competizione tra loro. Devana ha lavorato prima sui “Racconti del risveglio per le bambine e le loro mamme”, dove ha riscritto “le fiabe classiche che i Grimm o Perrault o Andersen, al soldo del patriarcato, hanno prodotto in abbondanza”. È quindi passata al secondo volume, “I Racconti del risveglio II – Alicia e Pedro Pas in viaggio nel nido di tordo”, dove ha messo in viaggio due protagonisti archetipici, Alice e Peter Pan, facendo in modo che fossero loro a risanare tutta un’altra serie di fiabe con soluzioni narrative avvincenti, mentre nel contempo imparavano a collaborare tra loro. In un terzo libro, “Antenate la visione delle Donne” ha radunato attorno al Sacro Fuoco, al centro di una foresta, le grandissime donne che hanno influenzato la storia e che continuano la loro missione da altri mondi. Le schede che ho chiesto a Devana di fare sul proprio lavoro spiegano bene di che si tratta. I suoi Racconti sono scaricabili gratuitamente dal suo sito all’indirizzo http://www.devanavision.it/opere/ e li pongo alla vostra attenzione con lo scopo di diffondere al meglio un immaginario diverso da quello che ha portato questo mondo allo stato in cui è. Qualche dritta su come potrebbe essere diverso (Devana, che ho conosciuto come sciamana, è laureata in economia) si trova invece in “A cena con Lucifero”, nella stessa pagina, per chi desideri qualcosa di diversamente sensuale.

 

Scheda

Racconti del risveglio per le bambine e le loro mamme – di Devana

http://www.devanavision.it/opere/#prettyPhoto[risveglioITA]/0/

(disponibile in italiano, spagnolo, francese e tedesco)

 

Le fiabe raccontateci da bambine sono state veri e propri lavaggi del cervello e programmazioni subliminali al conflitto tra donne, all’odio e alla paura per le donne anziane. Le fiabe in cui la fanciulla è presa di mira da una “strega” sono numerosissime. Come sostiene anche Simone de Beauvoir nel suo saggio “Il secondo sesso”: qual è il messaggio che, dopo essere state manipolate nei millenni, le fiabe più note oggi ci riportano? La “vera mamma”, bella e amorevole, muore giovane e viene sostituita da una fredda imitazione, la matrigna/strega malvagia appunto, una figura femminile che non solo non ci protegge né ci ama, ma spesso attenta alla nostra vita. Ed ecco come viene creato il sistema di credenze che guida le nostre azioni in ogni momento. Nelle fiabe la matrigna e le sorellastre, anziché gioire della bellezza della fanciulla, provano invidia e gelosia nei suoi confronti e tentano in tutti i modi di umiliarla fino a distruggerla. Così, attraverso le fiabe, anziché prepararci a coltivare la solidarietà tra donne. Veniamo addestrate litigio, competizione, tradimento, pericolo. Ho sentito di dover riscrivere le fiabe classiche che i Grimm o Perrault o Andersen, al soldo del patriarcato, hanno prodotto in abbondanza. Alla mela della discordia va sostituita la MELA DELL’ALLEANZA, offerta da nonna a madre a figlia a nipote, per ricostruire il patto tra le Donne e la Dea. Cenerentola diventa Cinerina che viaggia nel mondo di sotto accompagnata da una fata, Biancaneve diventa Cantaneve, che salva la cerva della regina grazie al suo canto, Mignolina diventa Unghiolina che riscatta la strega mangiabambini e le restituisce la sua dignità di fantastica cuoca di dolci, e così molte altre fanciulle-martiri (Raperonzolo, La Bella Addormentata …) trovano la loro giusta collocazione potenziante nell’immaginario collettivo infantile. (Devana)

 

Scheda

I Racconti del Risveglio II – Alicia e Pedro Pas in viaggio nel nido di tordo, di Devana

http://www.devanavision.it/opere/#prettyPhoto[AliciaEPedroPasInViaggioNelNidoDiTordo]/0/

 

In questo secondo volume dei Racconti del Risveglio proseguo il lavoro, iniziato nel primo volume, di risanamento delle fiabe classiche, nelle quali ho notato che la continua presenza di donne cattive – streghe, matrigne, sorellastre – ottiene l’effetto di addestrare al conflitto e alla competizione le bambine a cui vengono raccontate tali fiabe in tenera età. Quindi ho selezionato altre fiabe che hanno queste caratteristiche – “La fata Piumetta”, “I tre nanetti del bosco”, “I cigni selvatici” e “La Regina delle Nevi” – e ho fatto sì che i due protagonisti di questo libro potessero “risanarle”, ovvero eliminare conflitti e abusi e restituire dignità a tutte le figure femminili (e anche a quelle maschili se si presenta l’occasione). Protagonisti sono Alice e Peter Pan i cui nomi sono stati usati dalla moderna psichiatria per identificare due disturbi della psiche, precisamente la SINDROME DI ALICE e la SINDROME DI PETER PAN. Ho letto attentamente i due romanzi di J.M.Barrie – “Peter Pan nei giardini di Kensington” e “Peter e Wendy” – nonché quello di Lewis Carroll “Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” e, percependo i due ragazzini come adolescenti archetipici con tutto il loro corredo di credenze limitanti e di pregiudizi, ho avuto l’ispirazione di farli partire insieme per un viaggio cosicché possano spontaneamente imparare a collaborare. I due piccoli viaggiatori sperimenteranno l’uno le pene dell’altra scambiandosi i vestiti ed arriveranno a comprendersi, a stimarsi e a sostenersi, creando nell’immaginario di chi legge equilibrio e comprensione tra la componente femminile e quella maschile. Mi sono presa la libertà di citare alcune frasi direttamente dai romanzi e dalle fiabe originali ma ho leggermente modificato i nomi dei protagonisti in Alicia e Pedro Pas.(Devana)

 

Scheda

Antenate la visione delle Donne, di Devana

http://www.devanavision.it/opere/#prettyPhoto[AntenateLaVisioneDelleDonne]/0/

 

Una notte, intorno al Sacro Fuoco al centro di una foresta, si riunisce un gruppo di donne fuori dallo spazio tempo. Siedono in cerchio, per condividere le loro storie alla pari e celebrare la Grande Madre fino al giorno seguente, alcune tra le più grandi donne vissute sulla terra, sciamane, alchimiste, scienziate, attiviste, intellettuali, tutte più o meno ignorate o occultate dalla storia degli uomini, per decadi, secoli, millenni. Brigida di Kildare incarnazione della Dea Brigid, la grande mistica e scienziata Ildegarda di Bingen, Guglielma la Boema e la sua papessa Maifreda da Pirovano che incarnarono la Dea e crearono un loro ordine monastico indipendente dalla chiesa di Roma. Sabina Spielrein che ispirò Jung e Freud e da malata di mente divenne psichiatra dei bambini. Gabriela Mistral e Marie Curie che ricevettero il nobel e subito dopo furono dimenticate. Marija Gimbutas che coi suoi scavi ha riportato nel mondo la memoria della civiltà della Dea. Mary Wollstonecraft e sua figlia Mary Shelley, che centinaia di anni fa scrissero sui diritti delle donne e vissero in modo libero quando le donne potevano essere solo schiave. Cristine de Pizan la prima giornalista e storica professionista alla corte di Francia del XV sec. e Myriam Magdal, la Madre di tutte. La loro versione della storia, molto diversa da quella riportata dai libri del patriarcato, è una finestra sulla visione femminile, sulla creatività, sulla genialità, sul coraggio e sull’intraprendenza di donne che, sebbene la storia degli uomini le abbia ignorate a lungo e in alcuni casi continui a farlo, sono state e saranno modelli per ognuna di noi che desideri risvegliarsi davvero. Le sorelle stanno insieme intorno al Sacro Fuoco tutta la notte, raccontano la loro storia e segreti mai svelati prima, condividono cibo e bevande e al termine ricevono una visita inaspettata dopo aver officiato i riti mattutini dell’acqua. Infine se ne vanno. Ciascuna torna alla sua attuale incarnazione, lasciando a noi che leggiamo un bagaglio di incommensurabile sapere magico. (Devana)