Una grande notizia, quello del Nobel per la Pace a Maria Ressa e Dmitry Muratov, un premio alla libertà di espressione e alla tenacia di chi continua a perseguire questo valore lavorando nell’informazione. Il comitato del Nobel ha premiato il giornalista russo e la giornalista filippina per “il loro sforzo nel salvaguardare la libertà di espressione, una precondizione per la democrazia e la pace duratura.”

Le nostre congratulazioni vanno in particolare a Maria Ressa che, cofondatrice nel 2012 del sito di notizie Rappler (4,5 milioni di follower su Facebook), ha con tenacia denunciato casi di corruzione nel suo Paese d’origine e la costante violazione dei diritti umani da parte del presidente filippino Rodrigo Duterte impegnato nella sua “lotta alla droga” con numerose esecuzioni extragiudiziarie.

Le indagini giornalistiche di Maria Ressa, filippina e naturalizzata americana, le sono costate una condanna per diffamazione, per la quale rischia fino a sei anni di carcere, e numerosi arresti. Nella motivazione del Nobel, si legge che Maria Ressa ha smascherato “l’abuso di potere, l’uso della violenza e il crescente autoritarismo nel suo paese natale, le Filippine”.

L’auspicio nostro è che, grazie a questo riconoscimento, Maria Ressa possa continuare in sicurezza a fare il suo lavoro di giornalista libera.