Francesca Mannocchi, giornalista e scrittrice, vince il Book Prize che le verrà consegnato sabato 7 ottobre (alle ore 15.30 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale) in occasione di Book Pride, fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana, in corso dal 6 all’8 ottobre al Palazzo Ducale di Genova, città Capitale italiana del Libro 2023.

Il Book Prize è il nuovo premio istituito da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Book Pride per premiare una personalità del mondo della cultura che abbia saputo raccontare storie straordinarie nel senso letterale di “fuori dall’ordinario” – si dice sul sito del Book Pride. “Il racconto può essere raccolto in un articolo, un podcast, un audiolibro, un film o anche, ovviamente, un libro. Ma può anche essere una storia ancora mai raccontata in modo compiuto, uno storytelling ancora in azione. Il Book Prize va
dunque a caccia di persone e storie che vale la pena celebrare e che attraggono l’attenzione di un pubblico vasto ed eterogeneo. Questa è la vocazione intima di ogni libro, su qualunque supporto si legga, suscitare interesse e promuovere l’abitudine alla lettura e alla cultura in generale. e verrà assegnato per la prima volta.”

Francesca Mannocchi è la vincitrice della prima edizione “per la sua capacità di schierarsi in prima linea, raccontare i conflitti, gli estremismi, le fragilità del mondo in modo personale, grazie a una lente che osserva lo svolgersi della storia con consapevolezza e profonda empatia.”

Giornalista e scrittrice, Francesca Mannocchi è stata conosciuta dal grande pubblico in occasione dei suoi reportage televisivi dall’Ucraina appena invasa, ma si è sempre occupata di migrazioni e conflitti collaborando con numerose testate italiane e internazionali (L’Espresso, Stern, Al Jazeera English, The
Guardian, The Observer). Ha realizzato reportage in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Afghanistan, Egitto, Turchia. Ha ricevuto il Premiolino per il giornalismo nel 2016. Ha vinto il Premio Giustolisi con l’inchiesta Missione impossibile (LA7) sul traffico di migranti e sulle carceri libiche. Nel 2018 il documentario Isis, tomorrow. The lost souls of Mosul, diretto con il fotografo Alessio Romenzi, è stato presentato
alla 75° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia. Ha pubblicato Porti ciascuno la sua colpa (Laterza, 2019), Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi, 2019), Bianco è il colore del danno (Einaudi, 2021) e Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai
ragazzi
(De Agostini, 2022).