Per Irene Giacobbe, i pensieri e i ricordi di Antonia Sani e di Patrizia Sterpetti

Antonia Sani

Siamo tutte sconvolte dalla repentinità della terribile notizia.

Irene non possiamo immaginarla nella pace dei cimiteri , “e il naufragar m’è dolce in questo mare” scriveva Giacomo Leopardi. Ecco, li è ora Irene, per sempre, come in una sorta di pace forzata, sottratta alle sue quotidiane attività socio-politiche. Da lei ricevevamo posta sempre importante….e voluminosa che da nessun’altra ci giungeva …il testo completo del PNRR, le Circolari della Giunta Comunale relative all’iter della Casa, i comunicati provenienti dalla sua associazione… La cosa che più mi sorprendeva erano le foto inviate dai suoi soggiorni siculi: animaletti tra piante in primo piano, frutti, rose, nipotini. Nel riceverle restavo sorpresa perché mai avrei pensato che una donna come Irene, presa da ininterrotte attività “serie” , potesse riservare uno spazio a manifestazioni gioiose dei suoi affetti intimi. Irene rappresentava questo duplice aspetto: la responsabilità di un ruolo che aveva assunto nella CGIL senza mai scrollarselo di dosso, e la disponibilità ai rapporti sinceramente umani improntati alla generosità. A quest’ultimo gruppo apparteneva la preparazione insieme a Edda del mercatino natalizio allestito all’interno della Casa. Era entusiasta quando dalle borse piene che lei si caricava uscivano gli oggetti più disparati . Non dimenticherò mai quel suo sorriso invitante e un po’ furbo sottolineato dal rossetto lucente e smagliante delle labbra… Al primo gruppo appartenevano le iniziative derivate da sue esperienze precedenti. In primo luogo la prosecuzione della storica AFFI. Tenere in piedi questa associazione è indubbiamente merito di Irene che ne ha assunto la presidenza con Edda e Gina risollevandola dalla defaillance in cui l’associazione era caduta. La stanza dell’AFFI aveva ripreso a vivere con appuntamenti caparbiamente settimanali e, oltre ai conteggi delle quote, proposte di partecipazione a eventi
con protagoniste le donne su questioni tutte femminili (aborti, obiezioni di coscienza, incontri con universitarie straniere, con donne palestinesi, afghane, piccole pubblicazioni curate dall’associazione Power and Gender opera di Irene che trasferiva nella sua attività sociopolitica le regole preposte alle organizzazioni secondo regole storiche.

Irene era un esempio, assimilato negli anni, di fiducia e sicurezza nei principi e cultura della Sinistra. Io di lei mi sono sempre fidata – come di una guida. Ritrovo queste sue parole da poco inviatemi con presa di posizione contro giornalisti asserviti “c’è un aiuto necessario combattendo contro violenze, pregiudizi e offese, in quella fase così importante per la crescita che è la preadolescenza…”.

Le considerazioni di Irene mi riportano a un’altra grande donna della Casa: Marina Pivetta che da poco ci ha privato della sua preziosa insostituibile azione. Due donne particolari, che ci hanno consegnato la memoria di azioni e principi della Sinistra viventi nel giardino della Magnolia riconquistato anche grazie al loro costante impegno. Come donne di wilpf noi non lasciamo le due donne nella pace dei cimiteri ma le vediamo proiettate in un mondo futuro di non violenza, contro le armi, per la tutela della Madre Terra, ideali della loro esistenza .

Ciao Irene, sono vicina al grande dolore dei tuoi familiari.


Patrizia Sterpetti

“Ho cercato la donna più giovane e la ho votata”

In un batter d’occhio svanisce una delle femministe più fiere, più preparate e più solidali. E’ stata presente nella mia vita attraverso la comune appartenenza all’A.F.F.I. Me la ricordo dal 1995, quando relazionava alla Casa la sua esperienza a Pechino. Alcuni anni fa mi fece intervenire l’8 marzo, nella sede del Parlamento europeo, per parlare di donne immigrate. Me la sono trovata per una iniziativa nella saletta del PD a Sacrofano – dove ho vissuto per tanti anni – , quando un sindacalista isolato cercava di portare un po’ di aria di Sinistra in un comune amministrato da anni dalla peggiore Destra.  Da un mio commento scritto su “Il Paese delle Donne” nel 2018 a difesa dei giovani occupanti della ex fabbrica della penicillina (che avevano aiutato gli inquirenti a catturare uno dei violentatori di Desirée Mariottini), ha saputo che io operavo  in quell’area e a breve non avrei avuto più un setting per l’orientamento al lavoro di rifugiate e rifugiati. Immediatamente mi ha presentato allo SPI CGIL Roma Est Valle dell’Aniene e così tre associazioni hanno ottenuto di poter fare in quella sede uno sportello per il lavoro e uno sportello legale per un anno 2019-2020  (Wilpf Italia, Alter Ego Fabbrica dei Diritti, A Buon Diritto). Ha regalato persino una bicicletta ad un giovane rifugiato, portandola direttamente a Via Padre Lino da Parma 13.

Nella stanzetta dell’A.F.F.I. abbiamo condiviso memorie che ci legavano: era stata un periodo segretaria per la compagnia Royal Air Maroc ed era stata trattata con molto affetto e riconoscimento (il Marocco è un Paese da me molto studiato). Irene insieme a Maria Paola Fiorensoli si sono molto prodigate perché Wilpf Italia potesse entrare nel Consorzio della Casa Internazionale, preparando il terreno per questo. Mesi fa aveva raccolto le firme per proporre Monica Cirinnà come sindaca per Roma all’assemblea del PD. Il 25 settembre a Piazza del Popolo è saltata quando le ho raccontato che la mattina della presentazione delle candidate alla Casa Internazionale sono arrivata in ritardo perché ero andata a inviare dei soldi per il funerale di una donna sierraleonese rientrata al Paese con il rimpatrio volontario assistito e probabilmente avvelenata da una moglie dell’ex marito.

La ho chiamata venerdì 8  per chiederle se mi confermava che per l’iscrizione al Consorzio della casa Internazionale bisognasse pagare l’importo di 500,00 Euro. Me lo ha confermato ed era contentissima per questo passo che Wilpf Italia a breve intraprenderà. Era molto contenta che Maria Rosa Cutrufelli avesse preso la presidenza dell’associazione Alma Sabatini. Mi ha chiesto come fossero andate le elezioni. Ha commentato, quando le ho detto di avere preso 52 preferenze per il Comune e 13 al Municipio, che non è possibile che la Casa non abbia organizzato questo passaggio, dato che diverse erano le candidate, compresa Lisa Canitano. Io le ho detto che una organizzazione c’è stata e ha funzionato: l’indicazione di voto per Michela Cicculli che è entrata nell’assemblea capitolina. Allora ha detto che bisognava, sì, far convergere i voti su qualcuna. Si è lamentata di non avere avuto indicazioni di voto per il IV Municipio: “Ho guardato la lista, ho preso la donna più giovane e l’ho votata!” 

Mi ha raccontato che aveva accompagnato Edda alla Casa, che era stata molto contenta, aveva sgambettato di qua e di là, naturalmente senza usare il bastone. Le sembrava che Edda fosse ritornata pure il giorno seguente! Era felice e spumeggiante. Quando la ho salutata con affetto mi ha risposto ringraziando me, per tutto quello che faccio. Sicuramente il 28 ottobre, come ogni anno, sarebbe stata alla presentazione del Dossier Caritas sull’immigrazione  e ci saremmo salutate.

Nelle ultime mail che ci ha inviato come AFFI si legge tutta la sua competenza:

24 settembre: “ARRIVEDERCI A  domani sotto il palco
RICORDATE IL GREEN PASS
27 settembre: “Vi inoltro la mail con  la Convenzione sottoscritta tra Casa Internazionale e Comune. Notare che nell’intestazione Virginia  Raggi e le sue sodali si definiscono SINDACA  e ASSESSORA  anche se nella frase successiva tutte le “assessore” diventano assessori. Credo che questa sia – per noi – una ulteriore vittoria. Nel confronto con la Casa Internazionale hanno almeno imparato ad usare un linguaggio corretto!

30 settembre: “Cara Patrizia ,Il punto uno del tuo programma che riguarda i servizi per i più fragili ha – credo- una buona corrispondenza con i servizi che la città di Parigi , guidata da una donna, ha messo in moto Ti giro il link . https://www.paris.fr/pages/nouvelle-edition-du-guide-solidarite-a-paris-16094https://www.paris.fr/pages/nouvelle-edition-du-guide-solidarite-a-paris-16094 Questo dovrebbe essere oltre la proposta  il passaparola che – qualunque sia l’esito di queste elezioni – dovrebbe diventare iniziativa collettiva. Un buon inizio! si parla di alloggi, cure, pasti, reinserimento… Spesso anche se elette le nostre rappresentanti hanno accusato il senso di impotenza e solitudine nell’affrontare i problemi amministrativi. E’ un primo aiuto che potremmo sviluppare. e svolgere anche a livello nazionale. Quanto ai punti relativi alle spese del PNRR, asili nido, tanto per fare un esempio , bisogna chiedere modifiche sostanziali alle modalità di erogazione dei fondi. e alla collocazione sul territorio: A Questo proposito non mi dilungo e rimando alla  lettura dei due articoli che ho pubblicato su power and gender sull’espulsione dal lavoro di oltre 350.000 lavoratrici madri  negli ultimi 10 anni (più di 92.000 se guardiamo soltanto agli anni 2019 e 2020!). lo trovi anche su facebook.”

8 ottobre: “Ciao Patrizia, forse conosci il rapporto ISMU. Mi sembra però interessante il fatto di poter intervenire entro il prossimo mese con suggerimenti e proposte che tu sei sicuramente in grado di fare. Un abbraccio, Irene”.

Praticamente io mi sento orfana di una grande guida militante, di una persona che mi conosceva veramente. Sento che l’attacco alla C.G.I.L le ha fatto molto male: troppo civile, troppo avanti, troppo bella per sopportare questa barbarie. Il dolore è immenso ma il Segno che Irene lascia, quella sua caparbietà di militante, l’intelligenza, la chiarezza, il suo calore umano, devono essere superiori a tutto.