“Consonanze” segna l’esordio letterario di Chiara Simonelli. La raccolta di poesie, presentata in occasione di Feminism2, la Fiera dell’Editoria delle Donne, racconta il dialogo tra l’autrice e una Natura capace di comunicare agli esseri umani attraverso un linguaggio di segni e simboli.

Presso molte antiche culture si riteneva che la Natura fosse in grado di entrare in relazione con gli esseri umani attraverso un linguaggio simbolico e metaforico. Erano considerati “segni”, fenomeni naturali come i cambiamenti osservabili nel cielo, l’avvistamento di particolari animali, o incisioni presenti su bastoni e pietre. Tali elementi erano tenuti in grande considerazione dalle civiltà del passato, al punto che la comparsa di uno o più di essi in prossimità di importanti scelte da compiere, aveva il potere di incidere sul corso della Storia.

<<La Natura è un tempio>> scrive Charles Baudelaire in “Corrispondenze” (I Fiori del Male , 1857): << la attraversa l’uomo tra foreste di simboli dagli occhi familiari>>

“Consonanze” le chiama Chiara, tra un Universo che parla attraverso i suoi codici e un animo umano che gli stessi traduce in suoni, immagini e parole. I versi dell’autrice esprimono la ricerca del silenzio, esplorano la relazione con l’ignoto, nella percezione di un ordine nel Cosmo che trascende l’umana comprensione. I “segni” presenti nelle fotografie dell’autrice richiamano un passato ancestrale, scandito da un linguaggio di danze attorno al fuoco, gesti rituali ed elementi, che precede la nascita del verbale. L’assenza è un tema che permea l’intera raccolta, come emerge sin dall’inizio del libro dalla citazione di Fernando Pessoa.

“Abitando la nebbia sono qui sono altrove” (Chiara Simonelli)

La silloge poetica, scrive Gina Di Francesco nella prefazione: <<racconta storie di lucida e sospesa malinconia>>, << Sono versi che chiedono forse non il senso delle cose ma dov’è l’Umanità>> L’autrice sembra rispondere a questo interrogativo nel rispecchiamento con la natura circostante; una forza curatrice, che lenisce ferite e dialoga con lei attraverso forme primigenie e primitive.  Lo stile è essenziale, il linguaggio è semplice e diretto, e da sentimenti talvolta contrari che affiorano dai suoi versi emerge un senso di profonda armonia, dato dall’unione dei contrasti. La visione del mondo rievoca la percezione propria di molte filosofie orientali, per cui esseri umani e Natura sono parte di un tutt’Uno.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Nei flutti dell’impermanenza particolari disegni nell’acqua” 
(Chiara Simonelli)

“Neve il peso della levità quando la Terra si fa Cielo” (Chiara Simonelli)

 

La Natura del Femminile nella poetica di Consonanze

È un senso di profonda Unità che i poeti haiku delle origini, viaggiando attraverso il Giappone per vedere con i propri occhi le bellezze della Natura, infondevano nei loro componimenti; “istanti” di poesia in cui convivono <<l’eternità e il momento presente, la resa dell’immensità della natura e il perfetto equilibrio tra il silenzio e le parole>> (Irene Starace, Il Grande Libro degli Haiku, 2005). Simili talvolta a stampe giapponesi, le fotografie di Chiara formano insieme ai versi, i 65 componimenti poetici di “Consonanze”.

La prima fotografia di Chiara dal Tempio di Giove Anxur (Terracina)

 

A colpire è soprattutto il sentimento di un “Femminile nel mondo” presente nel libro. Ne sono espressione i passi dedicati alla connessione tra la Donna e il Tempo

 

Tempo di attesa

tempo di maturazione

tempo di mutamento

ogni fase

ciclicamente

porta con sé

Il senso del movimento

ed è costante trasformazione”

 

Nell’immagine associata si intravede su uno sfondo rosso, tra degli arabeschi, il volto di una donna con occhi chiusi e le labbra cremisi; una spiga che fuoriesce da un vaso, posto in primo piano, delinea il suo sopracciglio.

“Vivere il Tempo

sue ciclicità

e sue trasformazioni

fino all’estrema visione…

E mi sembra ora

di essere un tutt’uno

con la terra che rosseggia”

 

Sin dall’antichità la connessione tra il corpo della donna e il moto ciclico della luna ha rappresentato la prima fonte di ispirazione per la misurazione del tempo, le cui prime tracce, risalenti al Paleolitico, sono rappresentate da simboli dedicati alla Dea Madre.

 

“Tesse le trame il tempo

quel filo rosso sempre teso”

 

Numerose figure archetipe e mitologiche incarnano il legame tra la Donna e il Tempo; tra queste la Dea Ragno, tessitrice delle fila di tutti gli esseri viventi, le Moire greche e l’Elena dell’Odissea.

 

La Biografia di Chiara Simonelli

La poetica dell’autrice è sintesi di più linguaggi, verbale, visivo e, implicito nel suo camminare nella natura e i suoi luoghi, il linguaggio del corpo. È il linguaggio degli archetipi, noto alla tradizione del teatro, nella quale Chiara è nata e cresciuta.

<<Il teatro per me è sempre stato la ricerca di una gestualità che potesse evocare dei significati. Quasi un rituale.>>

Sotto la magnolia della Casa internazionale delle Donne Chiara racconta dell’incontro dei suoi genitori, avvenuto nel maggio del ’73. Al tempo Esmeralda e Benedetto frequentano entrambi l ’università; lei studentessa in Astrofisica lui in Scienze Politiche, quando si conoscono decidono di abbandonare le rispettive strade per costruire insieme un percorso nel teatro. Sono anni di fermento artistico e culturale al Teatro Beat ’72 di Roma, dove si esibiscono alcuni tra gli artisti più influenti dello scenario cinematografico e teatrale contemporaneo. In quegli anni Benedetto Simonelli lavora con Luchino Visconti e Mario Martone. Chiara, adolescente, reciterà a fianco al padre nelle pièce: “Ascesa”, “Passaggio” e “Morte di Edipo” al Teatro Colosseo di Roma, diretto da Simone Carella.

Chiara Simonelli e suo padre Benedetto, fotografia di Serafino Amato

 

All’età di vent’anni consegue il diploma magistrale all’Istituto Villa D’Este di Tivoli e si iscrive alla Facoltà di Filosofia. Nel 2008, terminati gli esami, per motivi familiari deve interrompere gli studi, ripresi di recente, e per i successivi dieci anni lavora nel teatro per ragazzi, fino ad approdare al mondo della fotografia associata a versi poetici.

Cade una foglia cambia l’universo (Detto orientale) (Chiara Simonelli)

 

 

Presentazione di “Consonanze” alla Casa internazionale delle Donne, da sinistra Nadia Palozza, Presidente dell’Associazione Rete Rosa di Tivoli, Gina Di Francesco, curatrice e Direttrice della Collana “Le Ginestre Donne In…Edite” e Chiara Simonelli.

 

 

 

“Consonanze di… Segni e Parole”, edita nel gennaio 2019 da Herald Editore per la Collana “Le Ginestre Donne In…Edite”, è la sua prima opera di poesie. Il libro è stato presentato l’8 marzo alla Casa internazionale delle Donne, durante la prima giornata della Fiera dell’Editoria delle Donne*.