Anche per il 2023 si è rinnovato l’appuntamento con la #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici. Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto. L’elenco completo al link: https://cultura.gov.it/domenicalmuseo.

Prima domenica del mese  con ingresso gratuito anche nei parchi archeologici, nei musei e luoghi della cultura che dipendono dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. Lo ha deciso l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, in linea con le disposizioni del ministero della Cultura.

Immagine satellitare della Sicilia (NASA)

Questi i siti che si sono potuti visitare il 3 settembre:

A Siracusa, ingresso libero nell’Area archeologica della Neapolis, al Museo Paolo Orsi, alla Galleria di

Palazzo Bellomo.

Accesso libero anche al Castello Maniace e al Castello Eurialo.

Aperta, all’Antico Mercato la mostra “Medea” a cura di Demetrio Paparoni.

A Palazzolo l’Area archeologica di Akrai (solo teatro greco) e il museo Palazzo Cappellani.

A Noto Villa del Tellaro.

I 14 parchi archeologici presenti in Sicilia:

Valle dei Templi ad Agrigento;

Segesta, Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria e Lilibeo-Marsala nel Trapanese;

Naxos e Taormina,

il parco delle Isole Eolie che si sviluppa tra Lipari, Panarea, Filicudi e Salina, e Tindari nel Messinese;

Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai e Leontinoi e Megara nel Siracusano;

Catania e Valle dell’Aci;

Morgantina e Villa Romana del Casale nell’Ennese;

Himera, Solunto e Iato nel Palermitano;

Kamarina e Cava D’Ispica nel Ragusano e il parco archeologico di Gela nel Nisseno.

Ingresso gratuito anche in altri luoghi della cultura regionali, dalla Galleria di Palazzo

Abatellis. al museo archeologico Antonio Salinas e al Museo d’arte moderna e contemporanea di Palermo, al museo di Trapani Agostino Pepoli sino alla Galleria di Palazzo Bellomo a Siracusa e al museo interdisciplinare di Messina.