Venerdì 18 maggio 2018 alle ore 18,30 nella Sala mostre di Palazzo Foppoli Tirano si inaugura la mostra Da Tirano all’Europa. Rosa Genoni 1867-1954. L’ iniziativa sarà preceduta da un incontro introduttivo alle ore 17  a cura della nipote-biografa Raffella Podreider e di Pierluigi Zenoni alla Biblioteca Arcari di Tirano.

In occasione del 150° anniversario della nascita di Rosa Genoni, pioniera del Made in Italy e  attivista politica, tiranese di nascita e milanese di adozione, la mostra ripercorre le tappe salienti  della sua vita professionale e del suo impegno politico e sociale.

Rosa Genoni

Rosa Genoni è stata sarta, giornalista, insegnante alla Società Umanitaria di Milano, femminista, tenne nella città meneghina una conferenza dal titolo “La donna e la guerra” (1914), in cui si appellava alle donne affinché rafforzassero il fronte per la pace. Fu la delegata italiana del Women’s International League for Peace and Freedom (Wilpf) e fece parte del gruppo di donne capeggiate da Jane Addams e Aletta Jacobs che nel 1915 incontrò i ministri degli esteri di Austria-Ungheria, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Svizzera per proporre la realizzazione di una commissione di esperti per la cessazione della Grande guerra, prospettiva poi naufragata con l’intervento degli Stati Uniti d’America.

Fervente oppositrice del regime fascista, collaborò come inviata per L’Avanti! e si impegnò per il miglioramento delle condizioni di lavoro femminili.

Rosa Genoni. Manto da corte “Pisanello”. 1906. Velluto di seta. Abito ispirato ad un acquerello di Pisanello (1450 ca.) presentato all’esposizione internazionale di Milano nell’agosto 1906

Prima di diventare una sorta di eroina della nascente moda italiana, aveva a lungo lavorato come première in una delle più note case di moda milanesi H.Haardt et Fils, dove, conformemente all’uso dell’epoca, venivano riprodotti esclusivamente modelli francesi, fedele riproduzione di bozzetti “rubati” o acquistati a caro prezzo nei più famosi atelier parigini del tempo quali Paquin, Chéruit, Charles Frederick Worth, Doucet, Callot etc.

Personalità poliedrica e vivace, grazie anche ad esperienze di lavoro in Francia, riuscì a cogliere le potenzialità del settore moda in Italia e propose soluzioni di grande modernità per riorganizzare l’industria dell’abbigliamento italiana. Ottenne un grande successo con il padiglione presentato all’Esposizione Internazionale di Milano del 1906, dove propose abiti di grande pregio ispirati alla tradizione dell’arte pittorica italiana Rinascimentale. Per le sue creazioni la Genoni impiegò esclusivamente tessuti italiani e dichiarò: «il nostro patrimonio artistico potrebbe servire di modello alle nuove forme di vesti e di acconciature, che così assumerebbero un certo sapore di ricordo classico ed una vaga nobiltà di stile […] Come mai nel nostro paese da più di trent’anni assurto a regime di libertà, in questo rinnovellarsi di vita industriale ed artistica, come mai una moda italiana non esiste ancora?». Tra i suoi abiti quello ispirato alla Primavera del Botticelli, realizzato in raso di seta pallido, con sopravveste in tulle color avorio, impreziosita da ricami a motivo floreale di perline, canutiglia, paillette e cordoncini dorati, la valse in Gran Premio per la sezione Arte Decorativa da parte della Giuria Internazionale.  Come i precedenti, il tentativo della Genoni non ebbe una gran risonanza se si esclude il comitato per una moda di pura arte italiana fondato in Lombardia nel 1909, cui aderirono importanti imprenditori legati al tessile e all’abbigliamento.

La mostra è organizzata in partnership con Associazione Amici di Rosa Genoni, SPI-CGIL, Fondazione Anna Kuliscioff, Società Umanitaria  a cura di Raffaella Podreider, progetto espositivo di Fulvia Premoli, coordinamento di Anna Radaelli con la collaborazione di: Artigianato Artistico di Confartigianato Imprese Sondrio, Associazione Fiori di Sparta, Istituto Comprensivo di Tirano, Istituto di Istruzione Superiore Balilla Pinchetti, Museo Etnografico Tiranese, Polo di Formazione Professionale di Sondrio, RIRI S.A, con il patrocinio di: Provincia di Sondrio, Consigliera di Parità della Provincia Women’s International League for Peace and Freedom

Per info: Biblioteca Civica “Paolo e Paola Maria Arcari” 0342 7025702 biblioteca@comune.tirano.so.it

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La mostra è parte del progetto Universi Femminili_Storie di donne che hanno fatto la Storia promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tirano con la Biblioteca e realizzato nell’ambito dell’iniziativa regionale “Progettare la parità in Lombardia – 2017” in parternariato con Istituto di Istruzione Superiore “Pinchetti”, Associazione Amici di Rosa Genoni, SPI-CGIL, Cineclub Overlook Tirano, Associazione Culturale Bradamante