Intervista sul canale YouTube dell’associazione a ANGELA DI LUCIANO, co-fondatrice con VICKI SATLOW e SILVIA BRENA della casa editrice milanese VandA, acronimo dei nomi.

Angela Di Luciano descrive l’esordio digitale (8 marzo 2013), poi cartaceo, della proposta femminista che – contando tra le prime socie sostenitrici Genevieve Vaughan, teorica della filosofia del “dono” – pubblica opere italiane e straniere. A tema, i Women’s Studies e i dibattiti femministi di un’avanguardia, transnazionale, e pratiche di “economia solidale” che coinvolgono tutte le figure del panorama editoriale. Delle tre strenne proposte, i due saggi appartengono alla collana Wonder Woman.”

1) PINA MANDOLFO, Lo scandalo della felicità, 2023. L’Autrice utilizza il romanzo storico come strumento d’indagine e descrittivo della società palermitana seicentesca in cui si svolge il dramma delle quattro figlie del principe Valdina, monacate a forza, delle quali la maggiore, ANNA diventa la protagonista di una storica quanto eroica e pluridecennale opposizione ai poteri familiari, parentali, civili, monastici e curiali. Rinchiusa, bambina, con false promesse d’uscita, costretta al velo che subito rinnega, farà uscire dalle grate, oltre al suo canto angelico, proteste e denunce che infine le varranno l’agognata libertà e la ripresa del suo nome e status. Una storia affascinante, una ricerca accurata, una narrazione empatica. L’Autrice è già noti per successi in altri campi espressivi (es. il film “Viola di mare”). (Segnalazione di Merito nel Premio Il Paese delle donne, XXIV).

2) CAROL GILLIAGAN e NAOMI SNIDER, Perché il patriarcato persiste, 2021 La domanda posta dalle Autrici interroga la società e la politica nei luoghi e paesi dove l’emancipazionismo e i femminismi hanno avuto e hanno voce. “Cosa rende il patriarcato così resiliente al cambiamento? Le Autrici sostengono che oltre agli innegabili vantaggi d’immagine, di potere ed economici per il maschile, esso persista perché “ha una funzione psicologica. Imponendo (alle donne) di sacrificare l’amore a vantaggio della gerarchia, esso protegge dalla vulnerabilità in cui amare pone e diviene paradossalmente un baluardo difensivo rispetto al rischio della perdita e dell’abbandono insito nell’amore.”

3) ANDREA RITA DWORKIN, Donne di Destra. La politica delle donne addomesticate, 2023. L’opera traduce un lavoro della saggista femminista statunitense, teorica del femminismo radicale, uscito negli USA durante la presidenza……, sulla strategia della paura accompagnata da messaggi di finta tutela “ordine, sicurezza, famiglia”, tipica delle destre, cui molte donne si autosottomettono, non riconoscendone la valenza patriarcale. Analisi che si presta alla rilettura socio-politica della situazione in Italia e nella UE. “Lucida e intransigente, la voce di Dworkin ci raggiunge come un antidoto al pessimismo incarnata dalle donne di destra. Perché il patriarcato non è un destino, non è una natura, è un’organizzazione sociale che può essere cambiata.”