Il progetto Stereotipidigenere.eu è un innovativo kit didattico multimediale ad accesso gratuito, vincitore del bando CERV della Commissione Europea, e realizzato per approfondire a scuola i temi degli stereotipi e della parità di genere.

Il progetto, che sarà presentato alla stampa, a Roma, il 10 ottobre, è rivolto alle classi della scuola primaria e secondaria di primo grado.

L’idea di questo kit didattico per le scuole nasce dalla distribuzione del cortometraggio contro gli stereotipi di genere Mi piace Spiderman… e allora?, un’avventura partita ancora prima dalle pagine di un libro (di Giorgia Vezzoli), per poi passare, con la produzione a DNArt, sugli schermi dei cinema ed essere proiettata in oltre 50 festival internazionali ed eventi sul territorio.

Si è visto quanto possa essere importante affrontare questa tematica in classe, e accolto la richiesta del mondo della scuola di disporre di strumenti utili a realizzare azioni educative in rapporto diretto con gli studenti, per stimolare una loro partecipazione attiva verso la parità di genere.

Le scuole si pongono infatti come gli ambienti più indicati per lo sviluppo di un pensiero critico, anche in contrapposizione ai contesti familiari e mediatici, che invece continuano a trasmettere modelli arretrati facendoli passare come normalità.

Il kit vuole dare gli strumenti per coinvolgere e stimolare i ragazzi e le ragazze. I percorsi proposti sono volti a svelare questi stereotipi per poter strutturare relazioni di rispetto e collaborazione fra il genere femminile e quello maschile, e per dare la possibilità ad ognuno ed ognuna di effettuare scelte libere da condizionamenti e orientate al rispetto di sé, della propria dignità, per il proprio futuro.

Le schede didattiche sono strutturate sulla base di attività in grado di stimolare la riflessione e il dialogo, dando la possibilità di riflettere su pregiudizi e stereotipi che condizionano quotidianamente le nostre scelte e il nostro vissuto.

Chi insegna ha il ruolo di condurre e facilitare la cooperazione e il dialogo in assenza di giudizio, osservare la comunicazione verbale e non verbale dei propri studenti e studentesse per guidarli a decostruire gli stereotipi di genere e a abituarli a scegliere in maniera libera e consapevole. La scuola è il luogo dove ci si allena alla vita e può essere lo spazio dove le aspettative stereotipate che influenzano la percezione di sé e il proprio benessere vengono rimesse in discussione, in modo da dare ai ragazzi e alle ragazze che si affacciano al mondo la possibilità di scegliere in maniera più ampia, libera e autonoma.

Spesso i pregiudizi legati agli stereotipi di genere sono inconsci e le attività inserite nelle schede didattiche si propongono di renderli manifesti, di svelarli per poterli superare; propongono un allenamento al pensiero critico e alla discussione come risoluzione di criticità e conflitti.