Organizzate dall’associazione Lesconfinate, presso la

Casa internazionale delle donne (via San Francesco di Sales 1A, Roma)

due eventi-spettacolo:

21 settembre, “Canterò per il re”, con EVELINA MEGHNAGI

23 settembre, “Il vento ci porterà via”, di e con CONSUELO CIATTI, e con GHAZAAL ANSARI RAD 

Ingresso a sottoscrizione libera

                                Giovedì 21 settembre ore 20:30

CANTERO’ PER IL RE

Testo di FRANCA DE ANGELIS

con EVELINA MEGHNAGI, voce e canto

Creazioni visive, MASSIMO CATALANI

Regia: PAMELA VILLORESI

Siamo a Tripoli, è il 1967, c’è il coprifuoco. Lisa è nella sua cucina a preparare il cuscus per lo shabbat. Tra cuscus, spezie, battibecchi con la sorella e prove per un concerto, Lisa si racconta. Ma tra i ricordi c’è qualcosa che le sfugge, forse troppo difficile da accettare. E quando finalmente affiora, arriva l’inevitabile partenza e l’approdo in una nuova terra d’accoglienza.

Toni lievi, musica, immagini ci narrano momenti di vita di una generazione in movimento.

EVELINA MEGHNAGI nasce a Tripoli, da una famiglia ebraica di antica tradizione, originaria dalla Spagna (Sefarad, in ebraico), cresce e si forma in Italia. Cantante, autrice di melodie, attrice, studia canto classico con la Maestra Giannella Borelli e canto etnico con Giovanna Marini, con cui tuttora collabora. Coniugando spesso recitazione e canto lavora, in teatro, con Ronconi, De Simone, Scaparro, Bolognini, De Capitani, Frattaroli, Besson, …, e in cinema con Michalkof, Lizzani, Sturridge, Cavani, Benvenuti, Tavernier.

Ha interpretato composizioni di autori contemporanei in alcuni casi scritte appositamente per lei, sia per spettacoli teatrali ( V. Pradal per “Figlie di Ismaele” di Assia Djebar, M. Nunzi per “Antigone” di Anhouil, F. Razzi per “Mexico‐city” da Sanguineti, G. Marini per “Il regalo dell’imperatore”) che per registrazioni (L. Cinque, E. Colombo, A. Annecchino, P. Vivaldi).

Filo rosso della sua attività musicale – e non solo (studia antropologia all’Università ‘La Sapienza’ di Roma) – è la passione per la musica ebraica. Focalizza il proprio interesse sulla musica del Mediterraneo e diventa una delle interpreti più accreditate e di riconosciuto talento delle melodie della tradizione ebraica, in particolare sefardita e yemenita.

Con l’Ensemble dell’Orchestra araba‐andalusa di Tangeri, e Katia Ricciarelli,è stata protagonista delle manifestazioni “Sicilia per il Giubileo” con “Il canto nel monoteismo” .

                                          Sabato 23 settembre ore 20.30

In coincidenza con l’anniversario dell’uccisione di Mahsa Amini, il 16 settembre 2022,

spettacolo-performance 

IL VENTO CI PORTERÀ VIA 

Omaggio alla  poeta iraniana FORUGH FARROKHZAD

 di e con CONSUELO CIATTI, attrice, autrice, regista

e con GHAZAAL ANSARI RAD, canto e percussioni

 con un intervento di PARISA NAZARI, attivista e mediatrice culturale iraniana

Forugh Farrokhzad (1935-1967), è divenuta celebre in occidente grazie al film di Abbas Kiarostami, Leone d’Argento al Festival di Venezia nel 1999. Ricordata come “la poetessa che sfidò l’Islam”, Forugh (come familiarmente la chiamano  in Iran) è considerata la più importante voce poetica del Novecento iraniano. È sicuramente la figura di riferimento più potente in Iran dopo i mostri sacri, rigorosamente maschi, incarnati da Hafez e Sa’di. I suoi versi hanno segnato la nascita di una scrittura femminile spregiudicata, che ancora adesso deve confrontarsi con una società profondamente patriarcale. In Italia è stata riscoperta grazie ad una ricca raccolta del 2009. In patria è una voce ‘scomoda’, è stata addirittura esclusa da alcune recenti antologie di poete/i iraniane/i pubblicate/i in Iran. Tradotta in diverse lingue, è stata più volte candidata al premio Nobel per la letteratura. In Iran, Forugh è un simbolo per le giovani donne che si battono per la libertà.Lo spettacolo proporrà una selezione di poesie, alcune delle quali saranno anche in versione persiana sia cantata sia parlata.L’iniziativa vuole commemorare Mahsa Amini, uccisa il 16 settembre 2022 e la cui morte ha scatenato la grande protesta giovanile contro il regime islamico iraniano.
CONSUELO CIATTI, attrice, autrice e regista, si è formata con l’attrice vocalista Gabriella Bartolomei e successivamente alla Scuola D’Arte Drammatica di Mosca con il regista Anatolij Vassiliev. Fra i suoi maestri Leo Toccafondi e il pedagogo Yurij Alschitz. Come attrice di teatro e cinema ha lavorato, fra gli altri, con Leo de Berardinis, Paolo e Vittorio Taviani, Marco Bellocchio, Michele Placido, Citto Maselli, Mimmo Calopresti, Giancarlo Cardini, Marco Solari, Carlo Infante, Sergio Basso, Giovanni Nuti, Giancarlo Cauteruccio. Da oltre 25 anni porta in scena la Poesia, sia italiana sia straniera, focalizzandosi sul rapporto fra poesia e musica e privilegiando la poesia e la letteratura delle donne: Amelia Rosselli, Forugh Farrokhzad, Sylvia Plath, Simone De Beauvoir. Fra i nuovi progetti in preparazione: Alda Merini e Virginia Woolf. Da diversi anni si occupa di rendere al meglio in italiano i versi di Forugh, attraverso un attento e infaticabile lavoro, iniziato per lo spettacolo ‘È solo la voce che resta’(2010), per voce, santur, zarb e tar, con l’accompagnamento musicale dal vivo di Mohsen Kasirosaffar e Vahid Hosseini. Il lavoro di adattamento delle poesie in italiano è poi continuato per il concerto ‘Il vento ci porterà via’ (2015), in cui l’attrice era voce recitante in mezzo a un gruppo di musicisti iraniani, alcuni dei quali giunti appositamente dall’Iran per il progetto.


GHAZAAL ANSARI RAD, cantante e artista iraniana, ha iniziato a cantare sin dall’infanzia e a lavorare professionalmente nella musica dal 2019. Suona lo strumento folk a percussione naghareh.
Attualmente studia all’Università Sapienza di Roma con un master in Architettura, Rigenerazione Urbana.