Sul canale YouTube dell’associazione Il Paese delle Donne Maria Paola Fiorensoli ha intervistato Lucia Corbo su “NARRATIVA DI QUANTO OCCORSO. Avigliano e Mezzogiorno in manoscritti Corbo 1594-1872”.

Le vicende, i/le personagg*, gli ambienti e le società descritte da curatrici e curatori (che ricordano una sesta sorella, Beatrice), rendono alla memoria collettiva la lunga storia della famiglia Corbo, presente nel territorio di Avigliano (PT) dal XIII secolo e del suo contributo, anche culturale, sociale e legislativo, dal Regno borbonico a quello d’Italia (XIV-XIX).

Primo estensore, il curato Domenico Antonio Corbo che recupera la storia familiare dal 1594 al 1751; segue Diodato Corbo, fino al 1868; infine Nicola M. Corbo fino al 1878. Quattro volumi di antiche carte che i curatori hanno tradotto in pagine intriganti, in cui tutto ciò che avviene anche nella divisione della famiglia (Corbo di Sotto, Corbo di sopra) corrisponde ai cambiamenti politici-sociali del Mezzogiorno (compreso il brigantaggio).

Molte e per nulla scontate le figure femminili (es. Peppina che dalla copertina rimanda la determinazione con cui nel ‘700 impose la sua scelta amorosa, accettata dalla famiglia) in quella vicenda familiare dove la storia delle idee – controriformiste, illuministe, unitarie – si declina nella vita quotidiana.

Tra i tanti argomenti, molti esilaranti o imprevisti, anche il contenzioso amministrativo dei genovesi Doria in Basilicata; la devozione di Avigliano a Maria, salvatrice anche dai terremoti, e la ricerca di un antico quadro della Vergine che, impugnando un simbolo del potere regio, la mazza, in età fascista volevasi trasformarla in “La Vergine del manganello”.

Nell’indice: albero genealogico, glossario, Appendice, Antiche unità di misure di peso, volume, agrarie e monete; sigle e abbreviazioni, Sinossi iconografica. Diodata, Andrea, Franco, Giulio e Lucia Corbo (a cura di), NARRATIVA DI QUANTO OCCORSO. Avigliano e Mezzogiorno in manoscritti Corbo 1594-1872; introduzione di Franco Sabia, Editrice Ermes, 2022. (M.P.F.)

Domenico Antonio Corbo  (1685+1765),  arciprete di Avigliano,  dal 1713, autore del 1° e 2° manoscritto
Peppina Corbo (1813+1855), andata in sposa a Carluccio Colabella di Melfi nel 1835,  che da giovane “sdegnava il vestire femminile”
Il quadro della Vergine del Soccorso o Madonna del Manganello  dipinto da  Girolamo Bresciannino di Pietragalla (PZ) nel 1642.