Nel 2023 ricorre il settantesimo anniversario della morte di Maria Giudice, una figura importantissima nella storia del Novecento. A lei è dedicata una giornata di studio il 9 maggio, a Catania, che approfondirà tutti gli aspetti della vita di una donna che viene spesso ricordata solo per essere la madre di Goliarda Sapienza e che, invece, fu una socialista, sindacalista, giornalista di grande coraggio e valore.

A questo link è possibile seguire da remoto l’evento.

La registrazione della giornata può essere riascolata su Radio radicale a questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/697675/maria-giudice-il-suo-tempo-la-sua-storia

La giornata dedicata a Maria Giudice, che si intitola “Maria Giudice, il suo tempo, la sua storia” inizia presso l’università di Catania – Aula Magna di Palazzo Pedagaggi – alle 9.30. Dopo i saluti di benvenuto, la sessione dedicata a “L’attivista, la giornalista, la sindacalista” alla quale partecipano docenti, esponenti del sindacato, dell’associazione GIULIA Giornaliste, del collettivo DONNE (in)VISIBILI; Subito dopo, con “…e la sera andavamo tutti al cinema Diana”, l’approfondimento dell’intreccio tra la vita di Maria Giudice e la storia del cinema. Alla libreria Prampolini, alle ore 17, la giornata proseguirà con la presentazione del libro di Maria Rosa Cutrufelli Maria Giudice (Perrone editore, 2022).

Dalla presentazione dell’editore:

Chi era Maria Giudice? Per molte è semplicemente la madre di una scrittrice, Goliarda Sapienza. Capita purtroppo che le donne vengano schiacciate e compresse dentro un ruolo prestabilito, nonostante siano protagoniste della storia del loro tempo. Come Maria Giudice, per l’appunto, una delle figure più significative del ‘socialismo umanitario’ del primo Novecento. Fu la prima donna a capo della Camera del Lavoro di Torino, direttrice di giornali, dirigente del partito socialista. Conobbe l’esilio e la galera per motivi politici, prima e dopo l’avvento del fascismo. Conobbe anche diverse cliniche per malattie mentali. Ebbe dieci figli e un rapporto complicato con la maternità. Basta seguire i fili della sua vita per ricostruire gran parte della storia del Novecento. Ma questo libro non è solo il racconto del ‘secolo breve’ visto attraverso gli occhi di una donna irriducibile, è anche, per Maria Rosa Cutrufelli, un atto di riconoscenza personale nei confronti di Maria Giudice e, insieme, un atto d’amore per un’amica perduta: l’ultima figlia di Maria, Goliarda Sapienza.