Intervista sul canale YouTube dell’associazione a Gabriella Nocentini che racconta la sua fascinazione per i tanti CARNEVALI SARDI che avendola sempre incuriosita è riuscita a seguire, negli anni della pensione da insegnante, trasformandosi da felice vacanziera nell’isola a profonda conoscitrice di locali costumi e mitopoietiche i cui rimandi a rituali ancestrali, in questo caso capodannali, collegano l’oggi ad antichissime società agricole e di caccia.

Dedicato alla madre, il suo “itinerario sentimentale” tocca 11 centri, in gran parte dell’entroerra sardo, nuorese, dove più si sono conservate le tradizioni, né gli orizzonti religiosi precristiani sono stati del tutto sradicati o sovrastati anche se demonizzati, specie quelli carnevaleschi con arcaiche reminiscenze dionisiache. L’approfondito studio etno-antropologico s’intreccia un diario delle emozioni che si snoda nei rigidi inverni isolani tra piazze e vicoli in cui ogni comunità realizza un proprio momento relazionale, felice e drammatico insieme, ciascuno diverso anche se radicato nello stesso substrato rituale della morte dell’inverno e del ritorno della primavera. Nei gesti, nei canti, nelle danze, nei fuochi notturni e in quelle magnifiche maschere dendriche e animali, il perenne alternarsi di morti e di rinascite conta gli anni della terra cui si sacrificavano, per garantire il benessere comune, i raccolti, gli allevamenti, vittime umane, “i capri espiatori”, poi sostituite da animali e in ultimo da fantocci o da altri sostituti. Nella figura centrale del Carnevale, già epifania divina, la presenza obbligata di elementi femminili denuncia la loro inalienabilità dal simbolico della “fertilità primigenia” che investe tutti gli esseri viventi, anche vegetali. Pagine preziose di un appassionato itinerario che racconta la ricchezza e la vitalità della cultura sarda: Santu Lussurgiu, Oristano, Gavoi, Bosa, Orani, Mamoiada, Lula, Ottana, Austis, Ardauli, Fonni. Tra un carnevale e l’altro, si snoda la vita lavorativa, affettiva, amicale dell’Autrice e tutto rimane impresso nella memoria, per la capacità empatica del racconto e per il forte tratto dei disegni di Gianluca Lucci.

Info: Gabriella Nocentini, Le vie delle maschere. Itinerario sentimentale attraverso i carnevali sardi. – Sassari: Carlo Delfino Editore, 2022. 2° premio ex aequo, sezione saggistica, del XXIV Premio Il Paese delle Donne (2023).