La posizione di Putin nell’opposizione alla Nato e sui confini con l’Ucraina ci riporta di colpo agli anni della “guerra fredda”, non tanto per l’allora dura separazione (soprattutto ideologica) tra paesi europei usciti dalle ceneri del dopoguerra col Patto di Varsavia, quanto per la decisa volontà del leader russo attuale di rimuovere l’ostacolo rappresentato dal potere degli USA/Alleanza Atlantica sul territorio europeo.

“I paesi dell’est da satelliti sovietici sono divenuti satelliti degli USA, preferendo la Nato all’ U.E.” (Sergio Romano). È questa un’osservazione fondamentale che ci fa capire la posizione di Putin rivolta in maniera felpata alla ricostituzione della grandezza dell’ex Unione Sovietica (ma non della sua ideologia), ora rappresentata in parte dall’insieme dei luoghi filorussi sul territorio euro-mediorientale…

I “satelliti” passano da Unione Sovietica a simpatie per la Nato piuttosto che per l’UE.

È una palla al piede per Putin ma anche per il Parlamento Italiano ed Europeo con la costituzione del gruppo di Visegrad, ostile al ricordo staliniano.

Ma gli Stati sono eredi- portatori di memorie e azioni tramandate nei decenni e oggi riproposte.

Vediamo Russia e USA: contrapposizione dei due mondi storicamente separati dalla guerra fredda, e da ideali opposti, oggi riaffiorati sul “nemico” storico.

Vediamo Russia e Cina, paesi amici legati da ideologie conquistate e tramandate, modificate, ma con un fondo comune e la via a un particolare capitalismo…

Il gas è oggi l’ago della bilancia. La Russia lo detiene e lo concede a mani larghe. L’ Ucraina, porta d’accesso, non deve consentire l’ingresso della Nato alla frontiera con la Russia. Sarà una guerra? Scongiurata dalle mediazioni di Erdogan e Macron?

La NATO, una modalità di intervento l’ha escogitata (ma in Ucraina c’è la spaccatura coi separatisti filorussi); una modalità furbesca l’ha trovata: la difesa del «diritto» dell’Ucraina di scegliersi i suoi alleati: in realtà sono soprattutto gli USA a spingere perché l’Ucraina entri nella NATO! Gli Stati UE si inchinano alla NATO una volta trovata la via, compreso l’aiuto alla Polonia…

Su tutto questo la Russia si barcamena assai bene.

Sventa ogni minaccia di guerra, ma resta punto fermo il rifiuto della NATO alla sua frontiera, barriera insormontabile per la Russia di Putin, un mondo dominato dagli USA e le sue alleanze, oggi indebolite dall’insufficiente presidenza Biden.

In realtà è soprattutto l’occidente (il complesso USA/NATO) a considerare la Russia e la Cina come nemici. La Cina in particolare non ha mai cercato di procurarsi delle colonie con la violenza a migliaia di kilometri di distanza delle sue frontiere.

POTREBBE scoppiare all’improvviso, dopo mesi di inviti alla Pace, la GUERRA tra popoli di diversi ideali e culture, ma appartenenti a due mondi storicamente «nemici».