Maura Cossutta, presidente Aps Casa internazionale delle donne

Questa è stata la “sua casa” come Irene Giacobbe diceva. Io sono venuta dopo ma ho subito capito che era una grande donna protagonista della storia di questa casa e del movimento femminista. Quando sono diventata presidente lei mi ha chiamato e mi ha detto “Maura ti voglio incontrare” e quando è avvenuto mi ha detto “guarda ti sei presa una grande responsabilità ma io sarò vicina a te, ti aiuterò e così ha fatto, così è stato. Mi ha sempre sollecitato, mi è stata vicina, mi ha mandato diecimila documenti perché era informatissima, precisa. Era qui, nel cortile sotto la pianta della Magnolia, quando abbiamo cominciato il percorso della Magnolia, era molto contenta, mi diceva: bene Maura, andiamo avanti così, perché serve l’unità delle donne, bisogna essere unite. Il suo cruccio era che qui abbiamo una grande potenza ma anche una grande ininfluenza, perciò credo che ci mancherà questa intelligenza, questo impegno e anche la passione politica perché Irene era un animale politico con una grande cultura politica. Ho un dispiacere enorme, che non potrà essere con noi a festeggiare la vittoria della Casa per cui ha combattuto tanto insieme a noi ma sono convinta che ci sarà, ci sarà nei festeggiamenti e in tutte le iniziative che porteremo avanti e che anche per lei continueremo, come Casa e come movimento femminista.

Irene “c’era anche ieri” (17 ottobre), nella piazza stracolma di San Giovanni, con il sindacato unito, lei che ha fatto un’esperienza sindacale e ha capito sempre l’importanza della difesa della democrazia e dei valori dell’antifascismo.

Mi mancherai, sei stata una grandissima donna e ti ho voluto bene.