Edda Billi (presidente onoraria dell’AFFI)

Vi leggo un editoriale di Irene:

La violenza. Il vocabolario ci fornisce del termine la spiegazione esatta: una forza impetuosa e incontrollata oppure un’azione volontaria esercitata da un soggetto su un altro in modo da determinarlo ad agire contro la sua volontà. La violenza si manifesta in vari aspetti, può essere fisica, psicologica, sessuale, verbale o economica nonchè ideologica; è privata, domestica, domestica assistita che non è purtroppo rara. Si manifesta. I bambini e le bambine sono presenti a violenze commesse da adult* o di gruppo verso un altro gruppo ma anche verso un oggetto o un luogo. La violenza appartiene sicuramente alla sfera dei reati compreso quello di istigazione alla violenza. È violenza, detta ancora il dizionario, ogni atto e comportamento che fa uso della forza con o senza impiego di armi o altri mezzi d’offesa per recare danno ad altri nella persona, nei suoi beni o diritti, quindi anche in imprese delittuose. Uccisioni, ferimenti, sevizie, stupri, sequestri di persone, rapine. Trattenere, carpire, costringere con la violenza, ricorrere o fare ricorso alla violenza, atto di violenza.

Un commosso omaggio lo dedicheremo oggi a Irene appena scomparsa; una persona, una donna che sentiamo molto vicina, con una mente e un cuore immensi. Sulla pagina fb della associazione Giulia è ricordata con poche frasi, intense: Irene ci ha lasciate improvvisamente, un grande dolore per tutte noi. Lei che lascia un segno profondo nella storia delle donne e del femminismo romano, a lungo presidente dell’Affi, tra le fondatrici della Casa internazionale delle donne, presidente di Power and Gender, nella sua pagina sui social aveva scritto solo: “socia di Giulia” e…la trovo bellissima…”amo la vita attorno a me in ogni forma. Scrivo di donne per le donne, amo il racconto, le sfide verso il futuro.”

Una persona così si può solo amare.