Cambia la denominazione, o per meglio dire, il brand della storica Università per stranieri di Perugia con la celebrazione del centenario l’Università, nata nel 1925 con la missione di diffondere nel mondo la lingua e la cultura italiana. Dal 1992 offre anche corsi di laurea rivolti agli studenti italiani. Attualmente, sono circa il 60% gli studenti italiani e il 40% gli studenti di altre nazionalità.

L’Università per stranieri di Perugia si rinnova per affrontare le sfide del futuro pur mantenendo i legami con la sua storia secolare. Le celebrazioni del prossimo anno saranno quindi all’insegna del nuovo brand “UNISTRA Perugia”, che è stato sviluppato dall’agenzia multidisciplinare Brand Culturale.

L’Università per Stranieri di Perugia manterrà comunque lo storico logo con il grifo racchiuso in una forma circolare, adottando la denominazione di “Università Italiana e internazionale”.

Lo scopo del progetto di comunicazione adottato è quello di dare specifica visibilità al comparto dell’offerta formativa dell’Ateneo investendo su una rinnovata attrattività di  una istituzione universitaria che non che non è più rivolta soltanto a cittadini stranieri.

Il nuovo brand costituisce solo il primo passo di un percorso più lungo. Verrà infatti accompagnato da una serie di iniziative di comunicazione finalizzate ad illustrare missione e valori dell’Ateneo, unitamente agli obiettivi formativi dei singoli corsi. Sono previste campagne mirate, che metteranno in evidenza i punti di forza dei corsi di laurea e le prospettive di carriera che essi offrono. Si tratta di un progetto che vuole coinvolgere gli studenti, le imprese e la comunità accademica nella promozione dei programmi accademici. L’intenzione è quella di meglio definire l’identità del campus universitario, con la creazione di spazi e servizi che rispecchino le esigenze degli studenti. 

Non mancherà infine una nuova linea di merchandising con il nuovo brand. Gli studenti potranno così meglio veicolare la loro specifica identità accademica. L’ intento è quello di incrementare le immatricolazioni, già peraltro aumentate nell’anno accademico in corso, per affrontare la sfida di fornire una formazione qualificata all’altezza dei tempi.