Il comunicato della Consigliera di Parità della Città metropolitana di Roma Capitale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con i primi risultati dell’indagine sulle molestie nei luoghi di lavoro.


La conta delle vittime di reati di genere, in Italia e nel Mondo, desta sgomento e senso di urgenza.
Le donne non restano offese o uccise a causa di “raptus” o “atti passionali”. Occorre insistere e agire
sui meccanismi profondi all’origine di un fenomeno che è strutturale, progressivo e pervasivo.
In questa giornata simbolicamente importante, che alza l’attenzione sulla violenza contro le donne,
la Consigliera di Parità della Città metropolitana di Roma Capitale desidera condividere i primi
risultati del Progetto pilota per l’emersione e il contrasto delle molestie nei luoghi di lavoro,
avviato in collaborazione con la Città metropolitana di Roma Capitale.
Nell’ambito di questa iniziativa, realizzata con lo scopo di acquisire un quadro informativo sulla
diffusione del fenomeno, è stato lanciato un sondaggio al quale hanno partecipato 128 lavoratrici
dipendenti della Città metropolitana.
Dall’indagine è emerso che: il 26% delle intervistate ha subito molestie nel corso della vita
lavorativa. Nel 51% dei casi è stata indicata una molestia di genere, nel 49% una molestia sessuale.
In particolare, chi ha subito molestie è stata importunate verbalmente, infastidita, o spaventata da
proposte indecenti, o commenti pesanti sul suo corpo (64%); è stata avvicinata, toccata,
abbracciata, baciata contro la sua volontà (30%); ha ricevuto richieste di prestazioni o disponibilità
sessuali per essere assunta/mantenere il posto di lavoro/fare carriera (9%); ha ricevuto telefonate
oscene (3%), o materiale pornografico, dal contenuto sessuale ritenuto offensivo (6%).
L’autore della molestia è un superiore nel 48% dei casi, oppure un collega (39%), un cliente/utente
(2%), altro (11%). L’autore è un uomo per l’81% delle intervistate (11% ha indicato entrambi i sessi,
l’8% una donna).
Il 63% delle donne che hanno subito molestie non ha denunciato, né ha parlato con qualcuno. Il
restante 37% lo ha invece riferito a: collega (23%), famiglia (17%), datore di lavoro (13%), Sindacato
(13%), Consigliera di Parità (2%), altro (32%). Chi ha denunciato ha subito ritorsioni nel 19% dei casi.
A seguito della molestia, la situazione lavorativa è peggiorata per il 31% delle lavoratrici.
L’autore/autrice non è stato/a punita nel 47% dei casi.
È necessario rafforzare tutte le azioni di contrasto e prevenzione di discriminazioni di genere,
molestie e violenze. Cambiamo la cultura nei luoghi di lavoro.