Save the Children ha celebrato a Roma, lo scorso 2 dicembre – con un evento intitolato “Cambiare l’inizio della storia 2012-2022. Dieci anni di Fiocchi in Ospedale” i 10 anni di Fiocchi in Ospedale, il programma nato per favorire la salute di bambine e bambini e dei loro genitori nei primi 1000 giorni di vita .

“Fino ad oggi – si legge nel comunicato di Save the Children – l’intervento ha coinvolto 14 aziende ospedaliere, quasi 42mila genitori e più di 38mila tra bambine e bambini, in 9 città. L’Organizzazione sottolinea l’importanza di investire nella salute nei primi fondamentali mille giorni, rafforzando la rete socio-sanitaria di supporto alla genitorialità per sostenere la natalità in Italia.

“Negli ultimi quindici anni, – prosegue Save the Children – in Italia si è registrato un trend di natalità drammaticamente negativo e nel 2021, per la prima volta, le nascite sono state inferiori alla soglia simbolica delle 400 mila. Il trend va analizzato insieme ad altri indicatori che compongo un mosaico articolato e che evidenziano disuguaglianze sempre più profonde. La povertà, soprattutto minorile, è in continua crescita negli ultimi anni; la mortalità neonatale – anche se è una delle più basse dei paesi OCSE, con tassi inferiori anche a Francia, Germania e Regno Unito – è più alta nelle regioni del Sud e nelle Isole, rispetto a quelle del Nord e del Centro; i servizi dedicati alla prima infanzia, come gli asili nido, sono carenti su tutto il territorio nazionale e quasi del tutto assenti proprio in quelle regioni del Sud; i consultori sono diminuiti progressivamente e oggi in media in Italia ne esiste uno ogni 32.000 persone, mentre la legge ne prevedrebbe uno ogni 20.000. Questa la cartina tornasole che ci fa capire a chiare lettere la necessità di supportare in maniera olistica ed integrata i neo genitori e le giovani famiglie, accompagnandole sin dalla prima fase della nascita di un figlio.

Al centro dell’intervento del programma Fiocchi in Ospedale, c’è un approccio precoce ai bisogni di salute di bambine e bambini fin dal momento della gravidanza e nei primi 1000 giorni di vita, considerato dalla letteratura scientifica e dalle linee guida internazionali un periodo cruciale per lo sviluppo delle capacità cognitive e relazionali di bambine e bambini, e quindi fondamentale dal punto di vista di interventi precoci che possono avere un impatto determinante anche sulla vita da adulti.

Il programma è presente oggi in 14 ospedali (Torino: Ospedali Maria Vittoria e Martini. Milano: Ospedali Sacco e Niguarda. Ancona: progetto territoriale in raccordo con Ospedale Salesi. Roma: Ospedali San Camillo, Gemelli, Vannini, San Giovanni. Napoli: Ospedale Cardarelli. Pescara: Ospedale Santo Spirito. Bari: Policlinico. Brindisi: progetto territoriale in raccordo con Ospedale Perrino. Sassari: Cliniche San Pietro), ha coinvolto 41.489 adulti e 38.200 minori e 650 professionist* sel settore sanitario e sociale.

Per il futuro, Fiocchi in Ospedale si è dato dei traguardi particolarmente sfidanti, come quello di contribuire alla salute nei primi mille giorni nell’ambito della riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, creando degli spazi “mille giorni” all’interno dei servizi territoriali competenti. Inoltre, il programma è inserito nei percorsi formativi nazionali promossi dall’ISS e da altre importanti Organizzazioni scientifiche e professionali, rivolti ad ostetriche, pediatri, assistenti sociali e operatori dei servizi socio sanitari nelle amministrazioni regionali ed è impegnato nella tutela del diritto alla salute, attraverso un’azione che miri ad assicurare ad ogni bambina e bambino il suo pediatra fin dal momento delle dimissioni post parto, e a supportare i genitori negli spazi di degenza, in particolare nelle TIN e nelle neonatologie.

Save the Children ha celebrato con un video i 10 anni di Fiocchi in Ospedale: