Intervista sul canale YouTube dell’associazione a Elisabetta Baldisserotto che, Gli occhi di Shiva, ha vinto la sezione Narrativa del nostro Premio Il Paese delle Donne (XXIV).

La protagonista, Lucia, fuggita da una famiglia veneziana borghese e asfittica nella sua formalità, parte con un amante, pittore, per l’India. La seguiamo nell’Hippie trail, come veniva detto il percorso attraverso Grecia, Turchia, Iran, Afghanistan e Pakistan, oggi impensabile e quasi “generazionale”, intrapreso nel Novecento da persone di ogni età e provenienza che cercavano nella misteriosa e fascinosa India un’altra dimensione in cui si perdevano o vi rimanevano chiudendo con il loro passato o affrontavano “un ritorno che è più importante dell’andata, Ulisse insegna” come dice Baldisserotto, scrittrice e psicologa.

La bianca spirale della conchiglia detta “Occhio di Schiva” – terzo “occhio” del dio, quello della conoscenza intuitiva, della visione di ciò che non è fisico – raccolta da Linda sulle rive dei fiumi indiani, è un talismano che le permette di riconnettere il suo passato al presente, che la vede ricoverata, al rientro avventuroso e drammatico dall’India, nell’ospedale per infettive sull’isola delle Grazie, in Laguna. Molto bella e intrigante l’oscillazione tra passato e presente effettuato alla vista di un oggetto, allo svanire di un sogno, allo sguardo da una finestra.

Molto forte il coinvolgimento nella descrizione del gruppo amicale e affettivo delle ricoverate che nella reciproca tutela, nello scambio esperienziale, guariscono (quasi tutte) dai traumi, dalle violenze, dalle sopraffazioni che le hanno ammalate, intraprendendo attraverso la gracile ed “esotica” Linda – che “offre” colori, profumi, filosofie, sessualità, moltitudini indiane – il loro e il suo Hippie trail della guarigione.

Il libro è recensito su “Speciale il Premio Il Paese delle Donne”, p. 8, in lettura su www.womenews.net

Info: Elisabetta Baldisserotto, Gli occhi di Shiva. – Dueville (VI): Ronzani editore 2023.