Intervista sul canale YouTube dell’associazione Il Paese delle Donne a PAOLA CAVALLARI, già professora di Storia e Filosofia nei Licei, pubblicista, che ha inaugurato nel 2015 le TAVOLE ROTONDE INTERRELIGIOSE su Religioni e violenza contro le donne (Bologna) e promosso l’OSSERVATORIO INTERRELIGIOSO sulle Violenze contro le Donne (OIVD).

QUI l’intervista dello scorso aprile sul ciclo di incontri organizzato dall’OIVD dal titolo “Eretiche”.

Nell’intervista Paola Cavallari presenta gli ATTI del CONVEGNO (Bologna, 2.12.2021), promosso dall’Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne (OIVD) in collaborazione con la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII (FSCIRE).

Nel titolo, il termine “profezia” allude a una libera e critica presa di parola espressa negli apporti delle Autrici (cristiane, ebree, buddiste, mussulmane): “L’interreligioso è polifonia di voci: i contributi del libro sono frutto della riflessione di donne di diverse religioni, ovvero covi di profezia femminile dislocate in vari orizzonti. (…) Essi vorrebbero essere una preziosa opportunità di scambi, un “fra” donne dove visioni, esperienze, un pensare il divino con sguardo sessuato, si accostano, si separano, si intrecciano, si allontanano, come tessere di un policromo caleidoscopio: convergono e divergono. Ma esserci è già trasformare.” (retrocopertina) Nelle finalità: rileggere con senso critico le tradizioni religiose per disegnare diversi rapporti tra i sessi, sempre avendo per riferimento le fedi e i femminismi da “congiungere” ma anche da “disgiungere”. I femminismi rappresentano “… una spina nel fianco nel sistema kyriarcale e misogino inscritto nelle istituzioni religiose che da sempre hanno esercitato un controllo capillare e ossessivo sulle coscienze, sui corpi e sulla sessualità femminili” (p. 8) e se gli effetti delle trasformazioni culturali e sociali derivate dalla critica al sistema dato (…) sono maggiormente visibili in un Occidente largamente inteso, ovunque cresce il dibattito su praticabilità/impraticabilità delle istanze, “…specie nelle comunità religiose che raccolgono le persone immigrate per le quali il rapporto con la tradizione può rappresentare un tratto indennitario difficile da mettere in discussione.” (idem)

Nella Postfazione, si sottolinea infatti “l’infedeltà” obbligata per chi affronta un percorso critico, pur nella sua fede, specie rispetto al complesso e articolato discorso sul sessismo, sulle violenze “di genere” subìte, nelle generazioni e ovunque dalle donne. Il mito edenico e la Colpa di Eva posti da ebraismo e cristianesimo (storici) a causa ed effetto dell’impurità e secondarietà femminile, è riletto da Paola Cavallari alla luce dei Women’s studies che, dal primo Novecento dello scorso millennio, analizzano il patto tra i sessi e le violente relazioni che scaturiscono da un impianto teorico, religioso e sociale dispari, riscontrabili anche nelle Scritture.

Molti e importanti i contributi delle teologhe femministe. In merito, segnaliamo di Paola Cavallari “Non sono la costola di nessuno. Letture sul peccato di Eva” (Gabrielli Editori, 2020) che alla revisione del mito edenico e delle figure che lo abitano, in senso di pari dignità, d’identica derivazione divina – anzi di un’unica derivazione che si sdoppia, diversamente sessuata, a confronto – accompagna la critica al plurimillenario travisamento di ciò che si dà per avvenuto nell’Eden, con le sue conseguenze.

Gli Atti sono divisi in due parti: 1. PRESENZA E RUOLI DELLE DONNE NELLE CHIESE CRISTIANE E NELL’EBRAISMO: Paola Morini, Cettina Militello, Carla Galetto, Shulamit Furstenberg Levi, Alessandra Trotta. 2. IL PENSIERO E L’IMPEGNO DI BUDDHISTE, INDUISTE, MUSSULMANE NEL PANORAMA ITALIANO: Paola Cavallari, Rukmini Devi, Cecilia Waldekranz, Minoo Mirshahvalad. In Appendice, PROTOCOLLO d’INTESA dell’Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne (OIDVD). In chiusura, cenni biografici delle Autrici.

Info: Paola Cavallari (a cura di); introduzione di P. Cavallari e P. Morini, “Fedi e femminismi in Italia: la profezia delle donne (Atti del convegno del 2.12.2021)”, Effatà editrice, 2023. Contributi di Rukmini Devi, Minoo Mirshahvalad, Cecilia Waldekranz e della curatrice.