Sul canale YouTube dell’associazione Il Paese delle Donne Maria Paola Fiorensoli ha intervistato Luciana Romoli, autrice del libro “Luce. Storia di una partigiana” (People, 2022), testimone delle “MAROCCHINATE” le violenze nel Cassinate avvenute nel maggio del 1944.

LUCIANA ROMOLI testimonia la tragedia del Cassinate a seguito degli stupri, torture e uccisioni perpetrate dalle truppe francesi “d’assalto” (a componente straniera, dette “marocchine”), durante la riconquista alleata del Lazio, sul fronte di Monte Cassino (maggio 1944), caposaldo delle truppe naziste. Nata a Roma (1930), da famiglia operaia e antifascista, terza di dieci figli, diventata, giovanissima, “staffetta partigiana” (Luce) con appartenenze al P.C.I. e all’U.D.I., Luciana Romoli operò nel Cassinate sconvolto dalle “marocchinate”. Nella sua drammatica ed empatica testimonianza, il ricordo di tragiche vicende individuali e collettive; il sostegno, luxury fake rolex submariner anche medico e psicologico, apportato dall’U.D.I. alle vittime, in gran parte donne di ogni età, ma anche a uomini e bambin*; le tragiche conseguenze delle violenze anche negli ambiti della salute, degli affetti, delle maternità, delle relazioni sociali. Testimonia il costante impegno dell’U.D.I. nel mantenere memoria dell’orrore e rompere il silenzio, anche istituzionale, protrattosi per decenni, con rimandi anche pensionistici e diplomatici. Dagli anni Novanta, “Luce” testimonia “le marocchinate” nelle scuole e nei media, per mantenerne viva la memoria e diffondere un messaggio di pace e di solidarietà, contro ogni violenza e ogni guerra. (M.P.F.)