È intramontabile, Mr. Darcy. Il protagonista del classico Orgoglio e pregiudizio della grande Jane Austen, l’altezzoso e superbo gentiluomo che trova noioso ballare con una banale ragazza di provincia neanche troppo graziosa, a suo dire, ma che ha il coraggio di cambiare idea, su questo come su altre non secondarie questioni, «è il perfetto maschio eterosessuale, proiezione dei desideri femminili».

Lo sostiene Giovanna Pezzuoli nel delizioso librino Alla ricerca di Mr. Darcy, un’ottima lettura per chiudere in bellezza l’anno austeniano. Il principale dei suoi pregi è farsi incantare dall’intelligenza di Elisabeth, dal suo spirito «dall’impertinenza piena di ironia in cui lei lo impegna un schermaglie verbali e dialoghi pungenti». È un uomo, Darcy, che non corrisponde ai cliché del sogno d’amore, in verità non ancora comparso, nel mondo Settecentesco in cui si muove Jane Austen. Darcy non è un bel tenebroso, neppure un seduttore, anzi li disprezza. È cocciuto, e rinchiuso nei suoi pregiudizi di classe, ma è disposto a riconoscere di avere sbagliato, e con fatica e nello stesso tempo con naturalezza, cambia sotto gli occhi prima increduli poi arresi di Elisabeth. Non stupisce che le donne continuino ad amarlo, anche nelle diverse interpretazioni, nelle diverse versioni del libro che si sono succedute al cinema e nelle serie tv. Per non dire dei romanzi e dei film che lo hanno come protagonista, eroe immaginario ormai svincolato dalla sua autrice, che vive una propria vita tra nuove invenzioni e nuove storie.

E se la preferenza, tra gli attori che lo hanno interpretato, va a Colin Firth, nella serie Bbc che prende il titolo dal romanzo, Giovanna Pezzuoli ci guida con scrittura leggera e competente nella stratificazione di film, serial, roamnzi, spin off che inquadrano la storia dal suo punto di vista.

È un divertimento leggere, anche dai confronti con gli altri uomini di Jane Mr. Darcy risulta sempre vincente. A lui tocca raggiungere quella speciale posizione dei personaggi immaginari che vivono di vita propria, nel circuito che si alimenta tra chi crea e chi legge.

Illuminante l’ultimo capitolo, dedicato alla passione. Che non è il centro dei romanzi di Jane Austen, che cercano sempre una composizione tra ragione e sentimento, il titolo del romanzo che ha preceduto Orgoglio e pregiudizio. Come non lo è dei suoi personaggi, che per far vivere i loro sentimenti devono ragionare molto. Con se stessi e con gli altri. Come dice Elisabeth a Darcy: «Non potevo credere che un uomo con il tuo orgoglio mi avrebbe offerto di nuovo la sua mano dopo essere già stato rifiutato».

Il cambio di scena, che è prima di tutto un cambio di scena sociale a cui l’immaginario offre una nuova voce, si trova nelle pagine delle sorelle Brontë. Jane Eyre, di Charlotte, e soprattutto Cime tempestose di Emily Brontë. Altro che ragione, un amore impossibile per motivi di classe che porta alla distruzione e alla vendetta. Heathcliff è l’opposto di Darcy, scrive Giovanna Pezzuoli: «Quando irrompe la passione, in altre parole, il rapporto d’amore non ha più il contenimento del rispetto reciproco mentre si sgretola l’esigenza di uno scambio alla pari…È l’anticamera dei comportamenti ossessivi, della gelosia folle, non più temperata da quell’ironia e quell’autocontrollo che così splendidamente sapevano rappresentare i personaggi di Jane Austen».

Completa il libro una filmografia completa delle opere visive dai libri da Jane Austen, più le varie realizzazioni da Jane Eyre e Cime Tempestose. Una chicca preziosa.

Giovanna Pezzuoli, Alla ricerca di Mr. Darcy, Iacobelli 2017, 118 pagine, 12 euro

Giovanna Pezzuoli

Giovanna Pezzuoli, giornalista esperta e appassionata di cinema,  ha a lungo lavorato prima a Il Giorno e in seguito al Corriere della Sera e attualmente collabora con il blog del quotidiano milanese La 27esimaOra e con la rivista Leggendaria. Tra le sue recenti pubblicazioni, la cura (con Luisa Pronzato) del volume Questo non è amore: venti storie raccontano la violenza domestica sulle donne (Marsilio 2013).

 

 

 

Bia Sarasini è giornalista e saggista, ha scritto e condotto programmi a Radio3. È stata direttrice di

“Noidonne”. Con altre ha fondato il sito DeA. È nella redazione di “Leggendaria”, è stata presidente della Società italiana delle letterate, di cui ora dirige il settimanale online “LetterateMagazine”.