Alla Pinacoteca Agnelli (via Nizza 230/103, Torino) si conclude il 15 gennaio 2023 la mostra sull’artista svizzera SYLVIE FLEURY. TURN ME ON. La mostra è a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti e è stata inaugurata nello scorso mese di maggio.

“Femminista punk sotto mentite spoglie”, come lei stessa si definisce, Fleury si confronta con i meccanismi di produzione del desiderio e di costruzione del valore contemporanei, e di come interagiscono con le politiche di genere. Oggetti, simboli e immaginari provenienti dall’ambito della moda, del cinema, delle sottoculture pop, dell’automobilismo, della fantascienza e dell’arte contemporanea vengono assorbiti nel vocabolario visivo di Fleury e utilizzati per costruire narrazioni impreviste. Il risultato sono immagini seducenti e radicali in cui la messa in discussione degli stereotipi di genere promossi dalla cultura di massa come dalla storia dell’arte coesiste con la possibilità di trasformarli in un’arma

A partire dalla fine degli anni Ottanta, l’approccio di Fleury ha incluso video, scultura, neon, pittura, suono e performance, spesso sommate in installazioni ambientali che affiancano opere nuove ed esistenti in un progetto unitario. La produzione eclettica di Fleury è stata alternativamente associata a diverse correnti artistiche, senza mai essere completamente esauribile in nessuna di esse. Materiali e linguaggi quali l’appropriazionismo della Pop Art e l’estetica del Minimalismo sono esagerati, distorti o travestiti dall’artista, con l’effetto di una critica tagliente del contesto storico e politico in cui tali correnti sono nate. La messa in discussione dei paradigmi della storia dell’arte occidentale, come l’idealizzazione dell’artista uomo e la complicità dell’arte con le dinamiche del consumismo, hanno portato la critica a vedere nel lavoro di Fleury influenze del pensiero post-femminista e della critica istituzionale.

Creato specificamente per gli spazi della Pinacoteca, il progetto espositivo Turn Me On si apre anche al dialogo con gli immaginari del Lingotto, l’ex fabbrica di automobili FIAT che oggi ospita il museo a fianco di cinema, negozi e attività commerciali. Il titolo della mostra, come uno slogan pubblicitario, abbraccia due universi di senso legati alla produzione del desiderio: l’invito all’accensione della macchina da un lato e la sfera dell’erotismo dall’altro. La frase “turn me on” espone la tensione tra la feticizzazione del veicolo e l’oggettificazione del corpo della donna da parte del gergo commerciale. Riappropriata da parte di Fleury, Turn Me On si trasforma in una rivendicazione, che sfida sia l’immaginario stereotipicamente maschile legato al mondo dell’automobile sia il sessismo del consumismo contemporaneo. 

BIOGRAFIA
Sylvie Fleury è nata nel 1961 a Ginevra, dove vive e lavora. Il suo lavoro è stato oggetto di importanti mostre in musei di tutto il mondo, tra cui recentemente Guggenheim Museum, Bilbao (2021); Song Art Museum, Pechino (2019); Kunstraum Dornbirn, Austria (2019); e Villa Stuck, Monaco (2016). Le opere di Fleury sono state acquisite da prestigiose istituzioni quali il Museum of Modern Art, New York; Centre Pompidou, Parigi; e UBS ArtCollection, Svizzera. Nel 2018 le è stato conferito il Premio svizzero Meret Oppenheim e nel 2015 il Premio Société des Arts de Genève.

INFO:
Pinacoteca Agnelli
Via Nizza, 230/103 10126 Torino
https://www.pinacoteca-agnelli.it

Alcune immagini della mostra (Credit Installation view Pinacoteca Agnelli Torino):