«Ci mobilitiamo, e invitiamo tutte e tutti a mobilitarsi, perché, in nome di una Sicilia ‘terra di pace e di accoglienza’», il G7 trovi una radicale e diffusa opposizione sociale». Lo affermano, in una nota congiunta, l’Assemblea Regionale contro il G7, il coordinamento Regionale dei Comitati NoMuos, Rete Catanese contro il G7, confermando il corteo di protesta di domani sabato 27 maggio 2017 a Giardini Naxos, con appuntamento alle ore 15 al Terminal Bus di via Dioniso Giardini.

Ai promotori del ‘No G7’ il summit «sembra drammaticamente coerente con la logica di chi sta trasformando la Sicilia in una terra ostile all’accoglienza di donne, uomini e minorenni migranti (Frontex, Cara di Mineo e Hot spot), ma disponibile a subire i peggiori disastri ambientali (dai grandi impianti inquinanti, all’aumento di inceneritori e discariche), mentre si aggravano i processi di militarizzazione, sia rispetto alla circolazione delle idee (controllo della rete), sia disseminando l’Isola di basi militari, italiane, Usa e Nato (il Muos di Niscemi, Sigonella, Augusta-Melilli, Trapani-Birgi, Pantelleria, Lampedusa)». «Infine – conclude la nota – riteniamo che Taormina sia stata scelta seguendo una logica che vede i terrori meridionali in condizioni sempre più subordinate, utili solo come luoghi nei quali smaltire scorie e installare discariche».

Importante che alcuni rappresentanti di governi più sensibili riescano a tenere la barra dritta verso la tutela dei diritti di uomini e donne e nei confronti e di quelli di una TERRA sempre più inquinata, devastata e depredata dagli  interessi di chi tiene nelle proprie mani il 89% della richezza mondiale. Aumenta sempre di più il numero di milionari nel mondo, in un periodo storico in cui la forbice tra chi ha troppo e chi non ha niente si sta sempre più ampliando.  Negli Stati Uniti, in assoluto la patria dei più ricchi, tra il 2015 e il 2016 c’è stato un incremento di 283mila persone entrate nel “club”, che ha ormai raggiunto quota 13,6 milioni.