Sul canale YouTube dell’associazione Il Paese delle Donne, videoconversazione sul libro “Storia di due irriducibili donne attiviste lesbiche. Maria Laura Annibali e Edda Billi”. Maria Laura Annibali e Edda Billi, sono biografate dalla romana Alessandra Bialetti (pedagogista sociale e consulente della coppia e della famiglia con particolare attenzione alle persone omosessuali e ai loro familiari) e dalla genovese Lidia Borghi (giornalista pubblicista, saggista, editor e addetta stampa), in “Donne da sfogliare. Le vite singolari di due attiviste lesbiche italiane”.

Nelle premesse delle firmatarie, in corsivo, il riattraversamento a grandi linee del Novecento e delle prime decadi del terzo millennio si è unito all’impegno di rendere conto per la prima volta di due complessi ma esemplari percorsi di vita nel lesbismo e nel lesbofemminismo, tra i più significativi per esperienza e resilienza.

Nelle accluse Note di Danilo Gattai – “La Signora dai mille cappelli” (Annibali) e “L’amazzone toscana” (Billi) – l’ammirazione per l’antesignano, libero vissuto di Edda Billi, nata nella prima metà del Novecento, in tempi molto pericolosi e per quanto non abbia smesso di spendersi, come anche Maria Laura Annibali in propri campi artistici, in decenni in cui la società italiana ha penalizzato e stigmatizzato orientamenti sessuali diversi da quello eterosessuale, con iato tra dettato costituzionale e quotidianità.

Nell’Introduzione, Antonella Montano (psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, esperta di tematiche LGBTQIA+, fondatrice e direttora dell’Istituto A T. BecK di Roma e di Caserta), sottolinea l’esemplarità e la resilienza dell’una, Annibali, fondatrice di Dì GAY PROJET, “…artista, regista, documentarista, articolista, saggista, piena di energia e di voglia di fare, che lotta per difendere non solo se stessa ma l’intera comunità LGBTI in Italia”, e dell’altra “…una poeta, uno straordinario esempio di forza e determinazione, femminista storica dai tempi del collettivo Pompeo Magno e del Governo Vecchio, co-fondatrice e presidente onoraria dell’AFFI (Associazione Federativa Femminista Internazionale), intrinseca alla Casa internazionale delle donne di Roma” e che si è sempre definita lesbofemminista. In Postfazione, Loredana Finicelli (Storica dell’Arte, PhD, Docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Frosinone), in “Dalla lotta alla piazza. Dalle istituzioni alla lotta. Storie di donne inarrestabili e vere” ricorda come “… lesbicità, lesbismo, lesbofemminismo siano termini ricorrenti nella vita di Edda Billi, rivendicati con orgoglio anche quando la parola ‘lesbica’ vibrava per accezione negativa al punto da essere assimilata a un insulto” e ricorda anche che “…il pubblico più vasto ignora il lavoro instancabile – benché sotterraneo – necessario per arrivare al pieno godimento dei diritti civili”.

Nelle pagine, due vissuti e due caratteri diversi ma due donne che si sono sempre sperimentate sul campo e la cui indefessa “attività a favore dei diritti le rende uniche nel loro genere.”

Partecipano alla presentazione del libro: – Maria Tarallo (Presidente Comm. P. O. Municipio Roma III) che presenta l’iniziativa “Storia di due irriducibili donne attiviste lesbiche” (8 marzo, Sala Consiliare, P.zza Sempione 15, h. 17,00), che intende valorizzare l’esperienza e l’apporto di Maria Laura Annibali ed Edda Billi. In merito all’educazione al rispetto, all’abbattimento di stereotipi e pregiudizi, considera positivo il passo avanti compiuto nell’abbattimento di pregiudizi e stereotipi dalle nuove generazioni. Non in ultimo si sofferma sulla Legge 76/2016 sulle unioni civili. (Locandina su www.womenews.net;) Emilio Sturla Furnò, ideatore e conduttore, con Stefano Sturla Furnò del programma “WEDDING ROOM – 2 mariti in onda”, entrambi moderatori dell’evento dell’8 marzo, sottolinea che “più di una conduzione, intendiamo fare un accompagno in una occasione che è la prima di una serie di presentazioni ma che ritengo sia un unicum.” Sottolinea anche il voler far dialogare tra loro donne d’orientamento sessuale diverso in una giornata emblematica quale l’8 Marzo; l’importanza di raccontare due donne “irriducibili”, in un luogo istituzionale, presenti le istituzioni e quella di divulgare il docs-libro che parla di tematiche legate all’identità di genere e agli orientamenti sessuali, all’espressione dei diritti in generali e della libertà personale.

Info: Alessandra Bialetti e Lidia Borghi, “Donne da sfogliare. Le vite singolari di due attiviste lesbiche italiane”. – Santa Maria Nuova (An): Le Mezzelane, Casa Editrice (prima edizione 2019).

VEDI:

Intervista a Maria Laura Annibali e Antonella Montano “L’altra metà del cielo. Donne” su identità di genere, orientamento sessuale, transessualismo anche lesbico e omosessuale, sessualità fluida, ostacoli e discriminazioni e

Intervista a Karin Falcone: affido mono-omo-etero genitoriale