Sono 710 le donne vittime di violenza accolte dal Telefono Rosa Piemonte nel corso del 2014; 2.187 invece i contatti tramite la sezione di aiuto on line, via e-mail o attraverso social network.

Più del 75% delle donne ha figli, i quali nel 20% dei casi sono vittime anch’essi di violenza diretta, mentre ben il 57% sono i figli vittime di violenza assistita.

L’8 marzo non è solo una ricorrenza simbolica: è un momento nel quale donne e uomini possono constatare come non accenni a diminuire un fenomeno devastante, per le donne e i minori, e verso il quale occorre davvero l’impegno di tutti. Ogni anno, infatti, la violenza contro le donne continua ad essere feroce e devastante.

Il report del Telefono Rosa, diffuso in occasione dell’8 marzo 2015, né è solo un esempio, legato al territorio di competenza.

Il 65% delle donne vittime di violenza è coniugata o convivente, il 17% separata o divorziata. In ogni caso, stiamo parlando del 70% delle violenze che avvengono a livello intrafamiliare e il 28% fuori dalle mura domestiche.

Ciò significa che la violenza domestica è ancora molto rilevante.

D’altro canto, il 55% dei maltrattanti è il marito o il convivente, l’8% è il fidanzato, il 17% gli ex mariti o fidanzati. Autori e vittime uniti da una realtà: entrambi sono spesso pazienti dei medici di medicina generale del territorio.

Dal novembre 2014 è operativo un accordo tra il Telefono Rosa Piemonte e la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG). Medici e staff dell’Associazione sono uniti nella sperimentazione di azioni di informazione, sensibilizzazione e accoglienza delle donne vittime di violenza. I medici aderenti alla Federazione costituiscono il primo riferimento per le donne: la FIMMG si propone di veicolare, insieme con il Telefono Rosa, informazioni precise e diverse opportunità per le donne che intendono allontanarsi dalla violenza.

Il medico potrà fornire alle donne le indicazioni più utili, favorendo, se richiesto, il contatto con le figure professionali che operano al Telefono Rosa. Il tutto nella riservatezza che contraddistingue il rapporto medico-paziente.

Un 8 marzo importante: data nella quale la Federazione dei Medici di Medicina Generale e il Telefono Rosa Piemonte si avvicinano ancora di più alle vittime. Un 8 marzo che apre un anno che potrebbe essere davvero diverso da quelli passati:  utilizzando queste risorse, medici e Telefono Rosa potranno fare ancora di più rispetto a quanto hanno fatto finora.

Fonte: telefonorosa Piemonte