“In un momento, come quello in cui viviamo, … è importante tematizzare il lavoro di cura e ri-collocarlo all’attenzione delle agende politiche per evitare che siano le donne a far fronte, individualmente e in solitudine, ad una carenza di quello stato sociale che, in loro, ha trovato sempre, e continua a trovare, una eccezionale stampella”. Riprendo questa osservazione di {{Claudia Alemanni}} per attualizzare l’importanza di un libro come quello pubblicato dalle edizioni Ediesse, e distribuito nei primi mesi di quest’anno, che getta “sguardi incrociati” sul tema dei diritti di lavoratrici e lavoratori domestici, assistenti: tema che sempre più s’intreccia con quello dei diritti dei migranti e con quello del welfare, del bisogno di cura di persone anziane.

Il libro ha all’origine la giornata di studio “Lavoro domestico: quali diritti? Una riflessione a cinquant’anni dalla legge 2 aprile 1938, n. 339 ‘per la tutela del lavoro domestico’” organizzata nel settembre 2008 presso l’università di Urbino. In quella occasione, non ci si limitò all’analisi della legge o alle trasformazioni avventute nel tempo nel campo del lavoro domestico; si cominciarono a lanciare interrogativi sui quali la riflessione è andata avanti. Il libro, come afferma {{Raffaella }} {{Sarti}} che lo ha curato, lancia “una pluralità di sguardi” sul tema ed “ambisce ad essere un contributo originale all’ormai intenso dibattito pubblico sul lavoro domestico e di cura, la cui importanza è, oggi, con tutta evidenza cruciale”.

Come sottolinea {{Claudia Alemanni}} nel suo intervento, “aumentano le situazioni nelle quali la colf non rappresenta più un lusso né uno {status symbol}, ma risponde a bisogni di cura che sono comuni a vari ceti sociali”. Ognuna di noi potrebbe citare qualche esempio, a me vengono in mente donne di paese in Calabria “badate” da donne dell’Est trent’anni fa non era pensabile.

Nel volume, dunque, alla ricostruzione delle leggi si affianca una disamina dei mutamenti avvenuti nel tempo nel campo del lavoro domestico rispetto soprattutto ai soggetti che in esso operano, gli interrogativi su una possibile diversa organizzazione del lavoro domestico e di cura per assicurare maggiori diritti a chi li effettua.

In appendice un CD “Assistenza agli anziani tra pubblico e privato. Il ruolo degli enti locali, una mappatura” a cura di {{Elena De Marchi}}.

{Lavoro domestico e di cura: quali diritti?} a cura di {{Raffaella Sarti}}, pag. 360, Ediesse 2010, libro+CD 18 euro