L’ex presidente della Camera Laura Boldrini  ha scelto di essere in aula in tribunale nel processo per diffamazione contro il sindaco che ha denunciato per il commento su Facebook dopo gli stupri avvenuti su una spiaggia di Rimini
L’ex presidente della Camera Laura Boldrini aveva  denunciato il primo cittadino leghista Matteo Camiciottoli dopo che nel novembre 2017 quest’ultimo, su Facebook, riferendosi agli stupri avvenuti su una spiaggia di Rimini, aveva proposto di far scontare ai colpevoli i domiciliari “a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso”. Da qui la denuncia di Boldrini.
Per ascoltare quanto dichiarato a Savona da Laura Boldrini cliccare su:   https://youtu.be/wXxeAtqyffs
Così, lunedì 17 settembre 2018,  alla prima udienza del processo che vede parte lesa l’On. Boldrini e imputato il Sindaco di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli per il reato di diffamazione, le Associazioni UDI con l’Avv. Barbara Pasquali, Differenza Donna con l’Avv. Teresa Manente, Snoq Torino con l’avv. Michela Quagliano, D.i.R.e. con l’avv. Nadia Calafato e il Centro per non subire violenza Onlus da UDIi  con l’avv. Sabina Castagnetta sono state ammesse quali parti civili.
Esprimono quindi soddisfazione per la decisione del Giudice che riconosce che  il bene tutelato è un diritto di tutte le donne, anche nella loro accezione associativa.
Tutte le donne devono sapere che non sono sole e che, contro qualsiasi violenza subiscano, ci sono altre donne pronte a sostenerle e a schierarsi con loro.
UDI Nazionale; UDI Savona.
Alcune testate hanno definito questa una decisione a suo modo storica da parte del giudice del tribunale di Savona. Il fatto di aver ammesso come parte civile le associazioni che l’avevano richiesta è un importante riconoscimento: la tutela dell’integrità del singolo, in questo caso Laura Boldrini, viene di fatto riconosciuta come un bene che riguarda i diritti di tutte le donne.