“E’ ormai evidente la volontà di impedire lo svolgimento del Gay Pride romano”, afferma il circolo Mario Mieli in un suo comunicato dopo il terzo secco “niet” da parte della Questura di Roma. Il Coordinamento Facciamo Breccia invita alla mobilitazione.I due precedenti dinieghi riguardavano sia il luogo (piazza S. Giovanni) sia le date (13 giugno e 20 giugno) con motivazioni che il [comunicato->undefined] definisce “risibili e pretestuose”, fra queste anche manifestazioni religiose e “obiettivi istituzionali e di personalità nella zona di Piazza Venezia”. Ora anche il percorso da piazza della Repubblica a piazza Navona, identico a quello dello scorso anno è stato rifiutato e viene proposto un percorso che il circolo mario Mieli ritiene mortificante. Il Mario Mieli “si vede costretto a presentare {{ricorso legale al Tar e al Presidente della Repubblica}}”: se fosse necessario si è pronti a spostare la data della parata in attesa dell’esito giudiziario.

Da parte sua, l’assemblea conclusiva del {{Festival sociale delle culture antifasciste}} svoltosi a Bologna dal 29 maggio al 2 giugno, ha adottato il seguente {{comunicato di Facciamo Breccia}} con invito all’adesione.

“Facciamo Breccia denuncia la gravità della situazione che si è creata a Roma dove, con pretesti di ordine pubblico, l’amministrazione capitolina guidata da Alemanno, sta impedendo di fatto lo svolgimento del Pride, la storica manifestazione di liberazione di lesbiche, trans e gay che dal 1994 ogni anno si svolge nella capitale.

{{Tale divieto è inaccettabile non solo per lesbiche, trans e gay ma per tutte e tutti coloro per cui la libertà, la liberazione, il diritto di manifestare sono valori irrinunciabili}}, specialmente in un momento in cui la violenza nel nostro paese sta raggiungendo picchi altissimi.

L’attacco alle soggettività meno protette rappresenta da sempre {{un segnale chiaro e incontrovertibile}} dell’instaurarsi di un regime violento contro ogni forma di libera espressione e di dissenso.

Accettare questo divieto significa {{scavare la fossa a quel residuo di libertà rimasta nel nostro paese}} e questo non è accettabile per chiunque ritenga l’autodeterminazione, la laicità, l’antifascismo principi irrinunciabili.

Il coordinamento Facciamo Breccia, invita tutte le realtà antifasciste e autodeterminate alla mobilitazione in difesa di quell’agibilità politica che, se sconfitta il 13 giugno, sarà sconfitta per tutte le realtà politiche nel prossimo ventennio (almeno)”.

per adesioni: info@facciamobreccia.org