le-cose-belle-parlami-delle-cose-belle-libro-film-2016-395x600Al Centro Culturale CASETTA ROSSA di Roma alla Garbatella in via Giovanni Battista Magnaghi 14  sabato 10 dicembre 2016 alle ore 20 e 45 nell’ambito di LONGFORM (rassegna di PIU’ LIBRI PIU’ LIBERI che coinvolgerà oltre l’orario del Palazzo dei congressi le librerie indipendenti e le biblioteche diffuse per la città) viene presentato il libro di CHRISTIAN RAIMO dedicato a “LE COSE BELLE” di Agostino ferrente e Giovanni Piperno, film dal vero,  più premiato del 2014, e presentato ora in DVD nella versione “Director’s cut” con scene inedite.casetta-1

Il film racconta  la  fatica e la bellezza di crescere al sud. Il film narra 15 anni di vita di Adele, Enzo, Fabio e Silvana. Anni  raccontati in due momenti cruciali delle loro esistenze: la prima giovinezza nella Napoli piena di speranza del 1999, e l’inizio dell’età adulta raccontata in un arco di tempo che va dal 2009, con la loro città ostaggio dell’immondizia, al 2013, quando il fermento sociale e culturale sembra essere tornato.
Nel frattempo la spensieratezza dei quattro protagonisti sembra aver ceduto il posto al realismo e Fabio, Enzo, Adele e Silvana alle “cose belle” non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel futuro o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza difficile ma dignitosa: spesso nuotando controcorrente, talvolta lasciandosi trasportare, comunque resistendo, come “fiori tra le rovine”. Prodotto dagli stessi registi insieme ad Antonella di Nocera, e Donatella Francucci con numerose collaborazioni.
Il libro “Parlami delle cose belle –  Storie di fiori tra le rovine”  dedicato a film è il racconto di 16 autori che lo hanno amato:   COSIMO CALAMINI, LORENZO PAVOLINI, ELENA STANCANELLI, FEDERICO VACALEBRE, DIEGO DE SILVA, STEFANO BISES, ANTONELLA GAETA, MAURIZIO BRAUCCI, MASSIMILIANO VIRGILIO, DANIELA MAZZOLI, GIACOMO MANCONI, PAOLO VANACORE, GIUSEPPE SANSONNA, MARCO BERTOZZI, ANTONIO PASCALE, CAMILLA RUGGIERO.

«… basterebbe soltanto una delle tante scene in cui si giustappongono le facce, i corpi, le voci ancora informi dei ragazzini, le loro sguaiate confessioni, con gli sguardi stanchi, sconfitti, disincantati di loro semi-adulti, ma pieni di dignità e bellezza, per far pensare a che piccolo capolavoro sono riusciti a creare Ferrente e Piperno». (dall’introduzione di C. Raimo )

casetta2La CASETTA ROSSA è uno spazio gestito da un collettivo che vi organizza eventi di tipo culturale -ha recentemente fondato, insieme allo scrittore Erri de Luca e a Paco Ignacio Taibo le “Brigate per leggere in libertà”- ospita presentazioni di libri, ha un nutrito gruppo di lettura “Cavallo pazzo Legge” organizza  proiezioni di film e documentari, conversazioni in lingua, attività nel sociale (offre lo spazio alle associazioni o agli abitanti del quartiere, ospita uno sportello legale, promuove attività di sostegno all’ex centro Baobab, ripetizioni per ragazzi, offre tirocini lavorativi per rifugiati politici, ecc) organizza inoltre attività per bambini (laboratori, gruppo di lettura, escursioni, centri estivi)  corsi (redflex, laboratorio di panificazione naturale ecc.) escursioni e trekking urbano (nel 2014 è nata in seno a casetta rossa l’APE – associazione proletari escursionisti), attività di riqualificazione del verde urbano (con il gruppo casetta Verde) ospita uno dei gruppi d’acquisto più grandi di Roma, un forno popolare dove gli abitanti del quartiere vengono a cuocere le proprie pietanze. Oltre ad essere un punto ristoro e un punto di riferimento politico (ha epresso a tutte le elezioni municipali un proprio candidato) si occupa della manutenzione e gestione del parco pubbblico “Cavallo Pazzo” (per approfondimenti potete dare un’occhiata al sito    www.casettarossa.org)

Qui arriva la nota dolente: lo spazio è affidato con regolare convenzione fino al 2023, ma in seguito al cambio della giunta (il Presidente attuale è Paolo Pace – movimento 5 stelle) le richieste da parte dell’amministrazione si sono fatte sempre più tecniche e sempre più pressanti a fronte del fatto che noi gestiamo il parco INTERAMENTE a nostre spese. Ci viene negata la somministrazione (che serve appunto per sostenere economicamente il posto) ci viene perfino negata la proroga per completare i lavori nel parco che ci eravamo impegnati a fare entro i primi tre anni (ottobre 2016).

Con una serie di promesse (“troveremo un modo per farvi ottenere la somministrazione”, “approveremo in consiglio un ordine del giorno a favore dell’esperienza Casetta Rossa) è andato avanti il rapporto tra noi e la Presidenza finchè non abbiamo deciso di occupare il consiglio il giorno in cui si sarebbe dovuta approvare la mozione a favore di casetta rossa, ma  i consiglieri pentastellati hanno fatto cadere il numero legale. In seguito a questo abbiamo concordato un “sopralluogo” tecnico insieme a loro periti e ai nostri per vedere se ci sono i margini per concederci una proroga. Ieri ci è arrivata la risposta del sopralluogo in cui si aspettano da noi di completare altri lavori nel parco per decidere (che ovviamente hanno dei costi che non possiamo sostenere).

In sostanza, abbiamo il forte sospetto che vogliano revocarci la convenzione (dopo 15 anni che tra varie peripezie siamo li e dopo aver vinto UN BANDO PUBBLICO MUNICIPALE al quale non aveva partecipato nessuno tanto era sconveniente economicamente) e indire un nuovo bando pubblico per l’assegnazione.