Il 26 luglio scorso, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della regione Lazio, è stato istituito l’albo regionale delle organizzazioni impegnate nel contrasto alla violenza di genere.

Il regolamento pubblicato disciplina i requisiti di esperienza e professionalità per l’iscrizione all’Albo regionale delle organizzazioni di donne impegnate nel contrasto alla violenza di genere e nel sostegno ai percorsi di uscita dalla violenza, nonché i criteri e la modalità per la formazione, la tenuta, la pubblicazione e l’aggiornamento dello stesso.

All’albo potranno iscriversi le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, le associazioni di promozione sociale e gli enti con sede legale o operativa nel territorio regionale, che, alla data di presentazione della domanda, siano iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), o abbiano nello Statuto i temi del contrasto alla violenza di genere, del sostegno, della protezione e dell’assistenza delle donne vittime di violenza e dei loro figli, quali finalità esclusive o prioritarie, coerentemente con quanto indicato fra gli obiettivi della Convenzione di Istanbul.

Dovranno inoltre dimostrare una consolidata e comprovata esperienza almeno quinquennale nell’impegno contro la violenza di genere. È richiesto, inoltre, l’impegno al rispetto della Deliberazione della Giunta regionale 18 ottobre 2016, n. 614, relativa ai requisiti minimi dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, prevista dal D.P.C.M. 24 luglio 2014.

Per iscriversi l’organizzazione richiedente dovrà presentare domanda in modalità telematica utilizzando l’apposita piattaforma informatica e la relativa modulistica accessibile sul sito istituzionale della Regione, e produrre la documentazione comprovante il rispetto dei criteri e il possesso dei requisiti richiesti.

La struttura regionale competente in materia di pari opportunità verificherà la completezza della domanda e la sussistenza dei requisiti previsti dal regolamento e, in caso positivo, provvederà all’iscrizione dell’organizzazione nell’Albo, che avrà durata triennale, o al diniego della stessa.

L’albo aggiornato sarà quindi reso pubblico annualmente attraverso il bollettino regionale.