Purtroppo non è ancora tempo di vacanze! La protesta contro la nomina ad assessore di Andrea Buscemi continua: lunedì sera si è svolta alla Casa una partecipata assemblea cittadina (sulla nostra pagina Facebook i video degli interventi), nel corso della quale abbiamo lanciato una nuova mobilitazione in occasione del prossimo consiglio comunale che è stato fissato per martedì 31 luglio alle ore 14.00. Come proposto in assemblea, quel giorno saremo in piazza con una mobilitazione che richiama le pratiche di tanti movimenti di donne, dalle Madri di Plaza de Mayo alle Donne in nero.

Chiediamo quindi a tutte e tutti voi, così come alle associazioni, alle cittadine e ai cittadini di Pisa, di sostenere questa battaglia di civiltà partecipando martedì 31 luglio alle ore 14.00 ad un’azione di mobilitazione in cui saranno i nostri corpi a parlare per noi: abbiamo pensato a schiere di cittadini e cittadine che silenziose, vestite di rosso occupino lo spazio pubblico dentro e fuori il palazzo comunale e si facciano barriera al dilagare della violenza e della sopraffazione. Una schiera di corpi, stretti uno all’altro, a difesa dei principi di democrazia e giustizia, a difesa dei diritti delle donne, contro un’istituzione violenta. Perchè una giunta che ha al suo interno un uomo colpevole di stalking è una istituzione violenta a cui tutte e tutti abbiamo il dovere di opporci.

Per organizzare al meglio la mobilitazione invitiamo tutte e tutti coloro che vogliano partecipare al presidio di segnalarci la propria disponibilità via email (segreteria.casa@tiscali.it) oppure su Facebook o su Twitter. Inoltre, considerando che il consiglio comunale non si concluderà prima delle ore 18-19, vi chiediamo di indicare anche gli orari della vostra disponibilità nel caso non possiate essere presenti per tutta la durata del presidio. Invitiamo, infine, tutte e tutti al passaparola: è importante allargare e diffondere la mobilitazione. Per ulteriori aggiornamenti seguiteci su Facebook. Grazie!

Ps. Anche in questi ultimi giorni l’attenzione dei media per la nostra protesta è stata alta, in particolare vi segnaliamo su Repubblica la rubrica “Invece Concita” di Concita De Gregorio e l’editoriale di Luigi Vicinanza, direttore del Tirreno, entrambi pubblicati la scorsa domenica. E poi gli articoli di Nadia Somma sul Fatto Quotidiano e di Laura Montanari su Repubblica Firenze. Infine tra i tanti messaggi di solidarietà, uno in particolare ci ha riempite di grande emozione: quello di Vera Vigevani Jarach, ebrea italiana fuggita nel 1939 in Argentina e, durante la dittatura militare, diventata una Madre de Plaza de Mayo. Sulla nostra pagina Facebook il testo completo della sua lettera.