Ci uniamo al dolore della famiglia e dei tanti e tante amic* di Miriam Pellegrini Ferri, già responsabile di Wilpf-Italia e socia onoraria; partigiana, scrittrice, direttora di un programma televisivo (Teleambiente), fu la seconda Presidente di W.I.L.P.F.- Italia (dopo la terza rifondazione della sezione), nel 1989, della sezione, come ricorda l’attuale presidente, Patrizia Sterpetti. Era la fondatrice e Responsabile del Gruppo Gamadi (gruppo atei materialisti dialettici, con sede a Casalbruciato). Pubblichiamo un suo ricordo di Antonia Sani. 

Caro Roberto Gessi, care figliole, cari tutti gli amici del Gamadi

E’ con grande, vivo dolore che apprendo della scomparsa di Miriam. Paventavo da tempo questa notizia. Arrivati, arrivate a una “certa età” le attese di una morte non troppo lontana si fanno via via più concrete. Ho visto Miriam l”ultima volta alla celebrazione della memoria di Spartaco: Era in forma, ma come stanca di vivere…Ho pensato che forse era l’ultima volta che la vedevo, benché abbia sempre seguito sul vostro foglio le sue energiche prese di posizione quando era il caso…

I ricordi sono tantissimi, e in diversi luoghi dove emanava il suo calore e la sua personalità. A Monteporzio, in mezzo ai campi, nel sole delle mattinate, trasmettevamo insieme dall’emittente Teleambiente, con la mano vigile di Spartaco, varie puntate sui problemi del momento, nell’ambito scolastico, questioni di genere, opposizione….Spesso eravamo quasi sole, con mio marito Massimo Sani che ci accompagnava e dava consigli su come costruire la regia. L’aspetto più caratteristico di Miriam era la sicurezza che si sprigionava dalla sua persona. Non aveva dubbi. Le scelte erano nette e derivavano dall’approfondimento che non lesinava agli argomenti di cui intendeva discutere. Il materialismo dialettico, base del Gamadi più tardi da lei fondato, è stato il caposaldo delle sue posizioni, da quando era uscita dal PCI per passare alle organizzazioni marxiste leniniste. Un periodo, negli anni ’90, fu anche vice presidente di WILPF Italia, da cui uscì ben presto per questioni che l’avevano vista non più in primo piano nei rapporti con l’Albania di cui WILPF Italia era divenuta protagonista. Ricordo le riunioni mensili  a Casalbruciato, in cui lei organizzava o.d.g., presentava piccole pubblicazioni, numerosissime. Era sorprendente quello che riusciva a combinare, a mettere insieme, perfino sotto il profilo artistico. C’è un suo libretto che non so quanti conoscono: una Venezia negli anni della guerra in cui un gruppo di studenti aveva fatto saltare un treno dal quale si è sprigionata una quantità infinita di zucchero che si riversò su tutte le abitazioni adiacenti alla Stazione… Ciò che mi univa a Lei e a Spartaco era la condivisione della Laicità, che superava qualsiasi adesione a politiche pur condivise. La condizione della laicità  era come se fosse tenere la mente al di fuori e al disopra di ideali politici che andavano comunque criticamente interpretati. Cara Miriam , non ti dimenticheremo…….