I cambiamenti climatici si traducono, nel sistema storicamente dato, nell’aumento delle oppressioni e diseguaglianze per le quali intere popolazioni sono costrette a spostarsi trovando sofferenza, morte e confini sbarrati. La violenza perpetrata alle donne ha la stessa matrice della violenza perpetrata alla Madre Terra. Una violenza sistemica, che si fonda in tutti gli ambiti del vivere su logiche di proprietà e sfruttamento del capitalismo e del patriarcato. Si sfrutta la terra per soddisfare la crescente domanda di consumo indotta, riproducendo l’idea che lo sviluppo corrisponda alla crescita economica.

Una violenza che rende invisibile le lotte per la difesa delle risorse, per il diritto alla libertà e all’autodeterminazione sui corpi di noi donne e sui nostri territori. Le donne e le comunità locali sono ovunque in prima fila nella resistenza contro lo sfruttamento delle risorse e il depauperamento con inquinamento delle terre : le attiviste Mapuche e Guaranì in America Latina, le mamme della Terra dei Fuochi a quelle NoPfas ed anche le donne di Crotta d’Adda, tra molte altre, e nella sperimentazione di nuove forme di autodeterminazione e autogestione dei territori, di condivisione del lavoro di cura e di riproduzione, di un modello di vita sostenibile e alternativo al modello ancora imperante.

Ora è il momento di agire, nessun compito è più necessario e urgente, bisogna attivarsi con buone pratiche che ci mettano in condizioni di far a meno dell’uso dei combustibili fossili, del carbone, del petrolio e del gas, i principali responsabili del riscaldamento globale. Nulla vale di più che impegnarsi per salvare la Madre Terra e impegnarsi per la giustizia ambientale e per il clima. Allo stesso modo nuovi comportamenti consapevoli da parte di uomini e di donne potranno produrre il cambiamento culturale che da tempo auspichiamo per contrastare in modo efficace la violenza maschile di genere.

Contro ogni forma di discriminazione sociale e culturale, contro ogni forma di sopraffazione, i nostri strumenti sono: l’istruzione, la cultura, l’arte, le pari opportunità nel mondo del lavoro e gli uguali diritti. Il primo strumento è proprio l’educazione: perché solo educando tutti i bambini e le bambine  alla cultura del rispetto reciproco, della parità, del dialogo, possiamo dare loro  la consapevolezza di avere uguale valore.

Per questo la lotta contro la violenza sulle donne deve essere condivisa da tutti, da tutte le donne e da tutti gli uomini, perché solo uniti si possono abbattere i pregiudizi culturali, le disuguaglianze, le discriminazioni, l’ingiustizia, il divario economico e quello strutturale di carriera. Alle molte, troppe immagini della violenza sulle donne, ai volti tumefatti, al dolore, quest’anno abbiamo scelto di contrapporre il valore positivo delle donne nell’ambito della cura, verso le persone e verso la Madre Terra, a rimarcare la forza, determinazione e talento che c’è nelle donne, per insieme debellare la cultura del possesso in cui sono radicati i presupposti della violenza.

 

Programma

Ore 8,30  –  Accreditamento

Ore 9,00  –  Inizio lavori Canto di Floriana Vitaloni Introduzione Isa Maggi, Presidente Sportello Donna e Stati Generali delle Donne Saluto delle Istituzioni presenti.

Ore 9, 30   – Fabrizio Lana, lettura della  poesia “Ascolta”

Ore 9, 35   – “Maddalena Rossi, una donna per le donne”, a cura di Simona Guioli, coordinatrice del sistema museale Oltrepo Pavese.

Ore  9, 40   – Premiazione “Uomini illuminati”

Ore 10,40   – Presentazione del libro di Carlo Santagostino, cassazionista e giuslavorista, “Il Diritto in rosa”, i diritti delle donne dalla Costituzione ai giorni nostri.

Ore 11,00  –  Maria Pistorio, avvocata, Foro di Pavia

Ore 11,15  –  Stefano Chinotti, avvocato, Foro di Bergamo

Ore 11, 30 –  Fabio Gagliardi, lettura della Poesia “Donne che ce l’hanno fatta”

Ore 11, 35 –  Rappresentazione “Figli e figlie di 21 Madri”, Scuola Media Virgilio, Cremona, con le insegnanti Alessandra Fiori, Cinzia Cavalli, Silvia Cibolini.

Ore 12.00 fino alle 14 – Premiazione  “Donne che ce l’hanno fatta” e “Benemerenze per le donne di Pavia e Provincia”.

Il Maestro Bressani, Uomo Illuminato, premiato a Matera lo scorso gennaio durante l’avvio della Capitale Europea della Cultura, ha realizzato un’ Opera d’Arte Contemporanea che esprime l’icona della Panchina Rossa. Il taglio che ha ispirato il Maestro è stato appositamente scelto per conferire all’opera lo stile inconfondibile dell’Artista e gli ideali del suo lavoro che uniscono arte, moda e design. L’Opera dal titolo: “PANKADARTE” 40X40X8 cm – 2019 – Scultura e Stoffa di abbigliamento – Pezzo unico – (Collezione Privata) sarà omaggiata al  prof. Fabio Rugge, Uomo Illuminato  edizione 2018,  in segno di gratitudine.

Per tutta la mattinata Marina Pasotti di Edonè, Casteggio offrirà il “Tè della felicità” Fotografo ufficiale dell’evento è Massimo Lazzari La voce narrante è di Giuditta Manganoni di Voghera