Seconda intervista (la prima è del 6 giugno) sul canale YouTube dell’associazione Il Paese delle Donne  sull’”OSSERVATORIO contro la MILITARIZZAZIONE NELLE SCUOLE”.

SERENA TUSINI e PAOLO BARESOTTO, due referenti dell’OSSERVATORIO, rispettivamente per la Scuola e per l’Università, mettono al centro la preoccupazione e la denuncia della veloce militarizzazione, in Italia, della scuola pubblica e dell’Università.

Nell’intervento di P. BARESOTTO: la trasformazione dell’Università pubblica in azienda per la Legge Gelmini n. 240/2010, che oggi permette la commistione con il settore militare; LEONARDO che, sostenuto da Università, Fondazioni e Banche, riguarda anche sistemi militari: aerei, nautici, informatici in generale, controllo alle frontiere, ecc.; l’appalto di FRONTEX, per il potenziamento della rete di controllo informatico delle frontiere UE, vinto dal Politecnico di Torino e da una Fondazione che si occupa di sistemi informatici di supervisione spaziale. L’Osservatorio sta raccogliendo firme su una PETIZIONE che chiede a Docenti e Rettori/e, in nome “degli scopi reali dell’Università pubblica”, di frenare l’aziendalizzazione e la militarizzazione degli Atenei”; chiede al CRUI, Conferenza Nazionale dei Rettori delle Università pubbliche italiane, di far rispettare l’Art. 11 della Costituzione e i Codici etici che si sono dati; chiede di accreditare al Ministero dell’Università solo gli Atenei che non abbiano stipulato contratti inerenti la militarizzazione; s’oppone ai 14 Rettori, sui 70 delle Università pubbliche, che sono entrati nella Fondazione voluta da LEONARDO.

Tra i primi obiettivi della rete nazionale dell’Osservatorio, la “lotta” contro la realizzazione, a Torino, con Fondi del PRNN, di una sede operativa NATO con gestione del sistema informatico aereospaziale e nautico europeo, “per non trasformare una città industriale da produttrice di auto a produttrice di armi.” Ricordiamo che P. Barisone, Delegato USB Pubblico impiego, già rappresentante dal 2001 al 2021 nella RSU del Politecnico di Torino e partecipe del CDA dell’Ateneo per due mandati, svolge incarichi dirigenziali in USB della Regione Piemonte e nell’esecutivo nazionale di USB università.

Nell’intervento di S. TUSINI: crescita del consenso intorno all’Osservatorio; prossima uscita di VADEMECUM con indicazioni di strumenti concreti, ratificati e supportati normativamente, di contrasto alla militarizzazione della scuola, anche degli asili: es. diffide, dichiarazioni ecc. L’ opuscolo è rivolto a studenti, dirigenze scolastiche, collegi docenti, famiglie cui è richiesto l’esporsi: “…per fermare quello che sta accadendo nella scuola bisogna metterci la faccia, avere uno spirito da obiettori di coscienza e dire no alla presenza dei/delle militari, essere dispost* a pagare un prezzo personale. L’Osservatorio sarà di supporto nella disobbedienza civile alle dirigenze scolastiche che impongano la militarizzazione.” è annunciato per settembre, l’invio alle oltre ottomila scuole italiane pubbliche di una DIFFIDA formale dell’OSSERVATORIO che ricordando tutte le normative vigenti, non solo la Costituzione, chiede il rispetto dell’educazione della gioventù alla pace, denunciando l’incompatibilità delle presenze e docenze militari. Rispetto alla PETIZIONE, s’afferma che essendo i 14 Rettori rappresentanti di una istituzione pubblica ed essendo l’Università pubblica quella più importante delle città, l’Osservatorio non si sente rappresentato da chi sieda nella Fondazione LEONARDO collegata alla massima industria bellica nazionale e con legami internazionali.”

Info: Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole https://www.facebook.com/OsservatorioNOMS/