Oggi, 3 maggio, Giornata Mondiale della Libertà di Stampa (Onu 1993), si afferma il diritto di operare senza vincoli, pressioni e minacce, anche di vita, nel settore dell’informazione, tanto complesso e delicato quanto essenziale alla democrazia.

La Giornata ricorda che alla lunga lista di paesi autocratici e dittatoriali che negano la libertà di opinione e di stampa s’accompagna quella in cui, in altri, l’onestà intellettuale, il rigore nelle fonti, lo sguardo plurimo e indipendente non sono del tutto o sempre garantiti, sussistendo censure,  mistificazioni, opportunismi.

Poster della Giornata mondiale della libertà di stampa del 2017

Nata dalla necessità di dirsi liberamente e liberamente narrare ciò che si deve e si può, come da Dichiarazione di Windhoek (convegno UN/DPI, Namibia, maggio, 1991), la Giornata di oggi ha ovunque tra i focus l’impatto dell’era digitale sulla libertà di espressione, sulla sicurezza delle/dei giornalist*, sull’accesso all’informazione e sulla privacy.

Ogni 3 maggio ricorre il Premio internazionale per la libertà di stampa (1997) intitolato dall’Unesco al colombiano Guillermo Cano Isaza, direttore di “El Espectador, assassinato dai Cartelli della droga (in particolare dal Meddellìn), a Bogotà il 17 dicembre 1997.

Il Premio, finanziato da Fondazioni di vari continenti, consegna 25.000 dollari a “persona, organizzazione o istituzione” che abbia contributo, ovunque nel mondo, alla libertà di stampa e all’incolumità delle/dei giornalist* , specie in luoghi in cui operano con maggiore rischio.

La Giuria internazionale, in carica tre anni, attualmente presieduta dalla giornalista italiana Marilù Mastrogiovanni, ha consegnato il “Guillermo Cano Isaza” 2022 all’Associazione Bielorussa dei giornalisti “BAJ” su candidatura di 46 Paesi, compresa l’Italia, per iniziativa UE; la cerimonia è avvenuta ieri, a Del Este (Uruguay), durante la World Press Freedom Day Global Conference (2 maggio 2022).  Un gesto doppiamente simbolico dato che l’Associazione “BAJ”, nata nel 1995 per promuovere la libertà di stampa e il giornalismo indipendente, partecipe dell’International Federation of Journalists (Ifj) e dell’European Federation of Journalists (Efj), è stata sciolta l’anno scorso, 2021, dalla Corte Suprema della Bielorussia su richiesta del locale Ministero della Giustizia.

Oggi, la cronaca impone tra i tanti scenari su cui si spendono operatori e operatrici dell’informazione, quello russo-ucraino ed è doveroso il ricordo delle decine di giornalist* che patiscono la chiusura delle testate, la messa ai margini, le false accuse e la prigionia e rischiano la vita o la perdono negli scenari di guerra.

Anna Politkovskaia, paladina della popolazione civile cecena, è un nome celebre e ricordato della lunga lista di giornalist* e opinionist* indipendenti che restando sovente anonim* pagano la loro difesa della libertà di stampa e dei diritti dell’umanità.

In questa in cui il mondo si guarda, vogliamo ricordare la recente scomparsa della fotoreporter Letizia Battaglia (Cefalù, 13 aprile 2022), che ne ha sempre interpretato al meglio i valori e la cui arte e sapienza hanno concorso ad accrescere la sensibilità sociale e la denuncia contro la Mafia.