Quello che i politici e i media “scoprono” per il Presidente ferito,
dovrebbe renderli consapevoli che le loro parole e i loro gesti armano le
mani di chi compie le ordinarie violenze sulle donne.L’aggressione subita dal Presidente del Consiglio ci turba, per i danni
subiti da un uomo potente, che credevamo protetto. Di più ci turba che un
evento così grave avvenga per il gesto compiuto da un folle, il che,
pensavamo, facesse parte dei rischi comuni attenzionati dalla vigilanza
fornita e pagata dai cittadini alle alte cariche dello Stato.
_ Noi non crediamo sia giusta la salvaguardia della vita modulata sul potere delle persone, e tuttavia sappiamo che quello che è accaduto doveva e poteva essere evitato, perchè tutte ne subiremo ingiustamente gli effetti.

Prendiamo atto che la politica è più capace di offendere che non di
difendere, occupata come è ad usare la paura e l’allarme pubblico per
dissimulare i fatti.
_ Siamo partecipi della sofferenza fisica e morale dell’uomo. Siamo partecipi
di una sofferenza che conosciamo bene: quella dell’essere colpite in modo
umiliante e rivelatore della volontà di far danno, nel momento in cui siamo
più vulnerabili. Magari perché siamo “a casa”.

All’indomani dell’aggressione, gli uomini che decidono, pure non rinunciando alla vecchia rappresentazione delle polemiche forti e della contrapposizione debole, hanno finalmente riconosciuto che la violenza non è casuale e che l’agire pubblico ne è responsabile, anche se il gesto è compiuto da un folle.

Siamo partecipi ma non allarmate, perchè sappiamo che gli uomini si fanno
male tra loro ma poi si accordano, e sappiamo anche che a pagare il prezzo degli accordi tra partiti sono le cittadine, che subiscono i provvedimenti bipartisan sulle loro libertà e le loro risorse, dal lavoro ai servizi.
_ E tuttavia apprezziamo che finalmente i potenti si accorgano che le parole sono pietre, e che la mano che offende si arma all’ombra della rissa che inscenano per nascondere il malgoverno.

Lo apprezziamo ed apprezzeremo se questa innegabile verità non verrà
occultata sulla violenza che colpisce le donne “perché sono donne”.

Quello che i politici e i media “scoprono” per il Presidente ferito,
dovrebbe renderli consapevoli che le loro parole e i loro gesti armano le
mani di chi compie le ordinarie violenze sulle donne.