Con Lacan e il femminismo contemporaneo, pubblicato nel gennaio 2010, Luisella Mambrini, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, lancia una sfida al femminismo nazionale e internazionale. I libri sono sempre più importanti per quello che non dicono che per quello che dicono e c’è da sperare che la sfida di Mambrini – di cui è importante cogliere la direzione, il senso e la finalità – sia stata raccolta dalle femministe le cui teorie, sinteticamente riportate, sono sottoposte, uno dopo l’altra, al vaglio severo dell’autrice: Irigary, e poi Lonzi e Muraro, Braidotti e Fusini, per il femminismo italiano, Butler per il femminismo statunitense, Chodorow, Gilligan e Benjamin per la scuola psicanalitica relazionale, Rich, De Lauretis per l’omosessualità femminile, e ancora Kristeva, Cixous, Wittig. Ci sono proprio tutte…o quasi e spero proprio, fra quelle citate dall’ autrice, di non averne tralasciata nessuna.