E’ stata organizzata una cerimonia   per consegna di una targa celebrativa ai Comuni che elessero le prime Sindache nel 1946  che si terrà   venerdì 11 novembre 2016 ore 11   nella Sala Polifunzionale a Largo Chigi, 19 a Roma.  Interverranno:  Marisa Rodano che è una delle promotrici della rete che raccoglie decine di associazioni per l’ Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, la    Prof.ssa Patrizia Gabrielli  Professoressa di Storia Contemporanea e Storia di genere all’Università degli Studi di Siena Silvia Calandrelli del Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale.    La cerimonia sarà presieduta dal Sen. Franco Marini Presidente del Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale e  introdotta  dall’ On. Luca Lotti Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri


In Italia le donne furono considerate cittadine al pari degli uomini solo alla fine della Seconda guerra mondiale, il 10 marzo del 1946. La loro prima occasione di voto non fu il referendum del 2 giugno 1946 per scegliere tra monarchia e repubblica, come pensano in molti, bensì le amministrative di qualche mese prima, quando le donne risposero in massa e l’affluenza superò l’89 per cento. Circa 2 mila candidate vennero anche elette nei consigli comunali, la maggioranza nelle liste di sinistra. La stessa partecipazione ci fu per il referendum del 2 giugno. Le donne elette alla Costituente furono 21 su 226 candidate, pari al 3,7 per cento: 9 della Democrazia cristiana, 9 del Partito Comunista, 2 del Partito Socialista e una dell’Uomo Qualunque. Cinque deputate entrarono poi a far parte della “Commissione dei 75”, incaricata dall’Assemblea per scrivere la nuova proposta di Costituzione. Il primo paese al mondo a decidere il suffragio femminile è stato la Nuova Zelanda nel 1893, seguita dall’Australia, i paesi scandinavi, la Russia (con la Rivoluzione d’Ottobre), la Gran Bretagna e la Germania dopo la Prima guerra mondiale e gli Stati Uniti nel 1920.