I ministri degli esteri della Corea del Sud e del Giappone hanno raggiunto un accordo nel caso delle cosiddette “schiave del sesso”, le donne costrette a prostituirsi nei bordelli militari giapponesi prima e durante la Seconda guerra mondiale provenienti dai paesi vicini, soprattutto Corea del Sud e Cina. La questione era stata in questi anni una delle maggiori cause di tensione tra i due paesi. Lunedì 28 dicembre il ministro degli Esteri giapponese Fumio Kishida ha detto che il primo ministro Shinzo Abe ha porto le sue scuse ufficiali e si è impegnato a stanziare un fondo di 8,3 milioni di dollari di risarcimento e aiuti per le vittime.

 

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