casetta Il presidio davanti al casolare svoltosi la mattina del 9 maggio 2016 ha visto il coinvolgimento di molte persone: singoli cittadini, scolaresche, sindaci ed associazioni provenienti da tutta Italia. Nonostante la soddisfazione per la riuscita dell’evento non intendiamo però perdere di vista l’obbiettivo, che è l’esproprio.
Ricordiamo che nonostante il vincolo posto dalla Regione Siciliana il casolare in mancanza dell’esproprio resta nella disponibilità del proprietario. Il rischio di speculazione sul nome di Peppino è dietro l’angolo. Recentemente è comparsa una fantomatica associazione guidata da qualcuno con legami di parentela con il proprietario e da personaggi della politica sempre contrari alla storia Di Peppino, che casualmente prende il nome di Libera Cinisi, a questa il proprietario pare voglia affidare il casolare. La stessa dichiara di voler raccogliere fondi per acquistare il casolare che il proprietario non ha mai voluto vendere alla famiglia Impastato prima, al comune dopo. Appare chiaro come si voglia ingenerare confusione per speculare sul nome di Peppino, per questo non ci fermeremo sino a quando il casolare non diventerà patrimonio comune.

E'IMPORTANTE CHE I E LE GIOVANI SI ALLONTANINO E LOTTINO CONTRO UNA CULTURA DI MAFIA 
QUESTA UNA POESIA DI PEPPINO IMPASTATO

E venne a noi un adolescente
dagli occhi trasparenti
e dalle labbra carnose,
alla nostra giovinezza
consunta nel paese e nei bordelli.
Non disse una sola parola
né fece gesto alcuno:
questo suo silenzio
e questa sua immobilità 
hanno aperto una ferita mortale
nella nostra consunta giovinezza.
Nessuno ci vendicherà:
la nostra pena non ha testimoni.