Il card. Bagnasco, presidente della CEI a Genova ha parlato delle nozze gay in Francia, ribadendo che la famiglia si deve fondare sulla coppia eterossessuale. Ha anche parlato de femminicidio. “La violenza sulle donne, il femminicidio, “è una tragedia”, un ”comportamento inaccettabile ed assolutamente deprecabile, frutto di una diseducazione e di una cultura che sempre più esalta le emozioni, crea sensazioni forti, che a un certo momento prendono il sopravvento sulla ragione”, ha aggiunto il porporato, che ha anche parlato di ”responsabilita’ delle famiglie”, spiegando che essa “è all’interno della responsabilità’ sociale che è di tipo educativo”.
”I genitori sono i primissimi educatori dei figli – ha proseguito – però anche i genitori vivono dentro un contesto culturale che può aiutarli ma anche ostacolarli” e ”in questo momento è più forte l’ostacolo perché viene privilegiato il sentimento e non la ragione”.
Il cardinale ha quindi affermato che ”dove ci sono delle emozioni, delle sensazioni forti, dolorose, problematiche, conflittuali, a un certo momento la ragione viene oscurata e l’individuo diventa succube fino a questi drammi”. (Avvenire 31 mag.)

Chiaro? Gli uomini, giovani e non, che si dimostrano violenti con le donne nel rapporto di coppia e che ha raggiunto percentuali spaventose e non pare arrestarsi, sono semplicemente presi da emozioni, sensazioni forti, dolorose, problematiche e conflittuali.
Intende dire, eminenza, che una certa evoluzione delle donne, che le autorizza a opporsi al potere maschile e a cercare un’autonoma affermazione di sé, genera la reazione violenta degli uomini?
E perché il presunto privilegiare il sentimento al posto della ragione, oscurerebbe così tanto la psiche maschile?
La “natura” femminile e non la “natura” maschile, ci hanno insegnato in famiglia e nel catechismo, sarebbe meno dotata di capacità raziocinanti e più dotata di emozioni e sentimenti straripanti. Insomma, eminenza, spieghi meglio il suo autorevole pensiero; che è quello della Chiesa Cattolica.