La Conferenza Stampa al Senato di  giovedì 19 aprile 2018 indetta dai Disarmisti Esigenti e da WILPF Italia con la collaborazione della   senatrice Loredana De Petris è stata pensata in concomitanza con la “Giornata  Mondiale della Terra”, l’ormai celebre “Earth day” che ha preso il   via negli USA nell’ormai lontano 1970.    Si tratta della più grande manifestazione ambientale del Pianeta dedicata alla SALVAGUARDIA DELLA TERRA., a  ridosso dell’equinozio di primavera.

Le  ecologiste en gli ecologisti  l’hanno impostata sulla necessità di conservazione dei luoghi naturali, contro l’inquinamento dell’aria,dell’acqua, del suolo, contro la scomparsa di migliaia di piante e animali, contro l’esaurimento delle risorse rinnovabili ( carbone,petrolio, gas naturali).

Come intervenire? Col divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, con la cessazione di distruzioni di habitat fondamentali……    In comune con le istanze di questa Giornata Mondiale la nostra Conferenza stampa del 19 aprile rappresenta le preoccupazioni    legate al rischio degli effetti devastanti che i cambiamenti climatici, dovuti in gran parte alle ragioni sopraelencate, possono riversare sull’ambiente e sulle popolazioni.    C’è però una particolarità che intendiamo sottolineare e che ci riporta alle famose ” tre bombe” evocate da Alex Zanotelli:  i cambiamenti climatici, le armi nucleari, le disuguaglianze sociali.    La nostra iniziativa si propone di esaminare il collegamento tra queste 3 bombe che attentano al futuro dell’umanità.

Gli ordigni nucleari, come emerso negli incontri di questi ultimi anni, a Vienna, a Parigi, a Ginevra, a Bonn, sono armi di distruzione climatica, oltrechè fattori di morte per intere popolazioni.  Questo sarà uno degli argomenti di approfondimento nel corso della Conferenza Stmpa da parte di coloro che nelle nostre  associazioni hanno preso parte ai meeting specifici sul tema.

E i mutamenti climatici sono fautori di disuguaglianze che si manifestano nell’invivibilità di parti del mondo con una violenza imprevedibile, e con effetti devastanti sui raccolti di paesi che un tempo ne erano esenti.  Ecco dunque che il primo obiettivo della nostra Conferenza stampa è sollecitare l’Italia alla ratifica del Trattato ONU del 7 luglio 2017 per la messa al bando degli ordigni nucleari. Quel Trattato ha certo rappresentato in via di principio un immenso passo avanti, ma lo stallo che sta accompagnando le ratifiche dei paesi sottoscrittori, per una sudditanza all’ Alleanza Atlantica (Nato), potrebbe mandare in       fumo quel primo importante passo.            

La liberazione plateale dalla minaccia nucleare può facilitare politiche di pace, può favorire il rifiuto stesso delle armi convenzionali, contro le quali è fin d’ora importante sostenere con ogni mezzo l’impegno di quella parte della società civile che in diversi paesi europei ( nella Germania in particolare, e attraverso la Rete di ICAN ) sta coinvolgendo molti giovani. A dispetto dell’uso quotidiano di armi di piccolo taglio alimentato dalla violenza dei social…