Promosse da Non Una di Meno, ieri, 28 ottobre, giornata mondiale per l’aborto sicuro, si sono svolte in più di 50 città italiane, dal Nord al Sud, le manifestazioni “Furios3, per l’aborto libero e sicuro.”

Nell’indire le manifestazioni, NUDM ha sottolineato:

“In Italia la legge 194, che disciplina l’accesso all’aborto, permette l’obiezione di coscienza del personale medico, che nel nostro paese arriva quasi al 70%. I consultori pubblici sono stati progressivamente ridotti, dagli anni 70 ad oggi: sono adesso molto meno di un consultorio ogni 20.000 abitanti. Non si investe sull’educazione sessuale e all’affettività e sulla contraccezione gratuita. Quando decidiamo di abortire, siamo stigmatizzatə e colpevolizzatə e il percorso per acccedere all’IVG diventa più difficile. Rivendichiamo con forza che non ci pentiamo di aver abortito e che continueremo a farlo.”