Faith Ayworo è stata rinchiusa nel Centro di Identificazione ed Espulsione di
Bologna per più di 20 giorni. Faith è stata aggredita da un uomo che ha tentato di stuprarla. Faith ha già subito uno stupro, in Nigeria, e per difendersi ha dovuto uccidere il suo aggressore. Nel Paese natio, dove è stata velocemente rimpatriata,
la attende una condanna a morte.

Le notizie divulgate finora, sono inquietanti e come Centro antiviolenza ci
interroghiamo sulle modalità usate e sulla tempistica con cui tutto ciò è accaduto.
_ Il caso di Faith rimanda ad un problema ancora aperto: in Italia per una donna straniera irregolare denunciare le violenza subite può tradursi in un atto di espulsione, automatica e obbligatoria, a suo carico.

Ci chiediamo, dunque, dove sia la tutela dei diritti di questa donna, di Faith e di tante altre, già in una posizione di svantaggio perché donne, straniere, irregolari o con permessi di soggiorno molto spesso vincolati a quelli di familiari violenti.

Almeno un particolare, poi, ci pare essere sfuggito alle cronache: lo stupratore. Lei, vittima, sta pagando con un prezzo altissimo – forse addirittura la vita – l’aver urlato il suo NO, al punto da attirare l’attenzione dei vicini. Di lui, che le ha agito violenza, nessuna notizia.

La Casa delle donne segue questa vicenda con la massima attenzione, in attesa che venga fatta chiarezza su tutti i procedimenti attivati o meno, sui soggetti che hanno avuto o non hanno potuto avere un ruolo e sulle sorti di Faith e di tante e tante donne oggi presenti, domani in arrivo sul territorio nazionale.

Ci preme ricordare, infine, a tutti coloro che abbiano notizia di donne straniere vittime di violenza, tratta, prostituzione coatta di mettersi in contatto con le Associazioni impegnate nella tutela dei diritti di queste persone. La Casa delle donne è fra queste.

– [Casa delle donne per non subire violenza->http://www.casadonne.it]
_ via dell`Oro, 3
_ 40124 Bologna
_ Tel. 051-333173 FAX 051-3399498