Applicare nelle scelte per le apparizioni nei media una “par condicio di genere” e utilizzare a sostegno delle candidate la parte ancora non spesa del 5% dei contributi elettorali destinato dalla legge a promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica. E’ quanto hanno chiesto tre Associazioni di donne, con una lettera aperta inviata per conoscenza anche al Presidente della Repubblica, ai segretari dei partiti.

«Se si avesse a cuore la democrazia e si tenessero presenti i principi fondamentali della nostra Costituzione – afferma Rosanna Oliva dell'[Associazione Aspettare stanca->http://www.aspettarestanca.it ] – il Parlamento avrebbe già approvato gli “appositi provvedimenti” che l’art. 51 della Costituzione prevede per promuovere le pari opportunità tra donne e uomini ed assicurare l’effettivo diritto ad accedere ai pubblici uffici ed alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza, e i partiti avrebbero studiato ulteriori misure per aumentare il numero delle donne elette, come suggerito anche nel rapporto OSCE sulle elezioni politiche in Italia del 2006».

« Se non si applica il criterio della presenza paritaria – aggiunge Irene Giacobbe del [Laboratorio 50&50->http://www.casainternazionaledelledonne.org/50e50.htm] – le donne nelle campagne elettorali spariscono quasi totalmente dai mass media, perché pochissime sono segretarie di partito, capoliste, o con incarichi apicali. E’ un grido d’allarme per l’anomalia mediatica del nostro paese, messa ancora una volta in evidenza nel richiamo che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha inviato il 14 maggio alle emittenti televisive nazionali».

« Se si applicasse il criterio del merito – afferma infine Serena Romano di “[Corrente rosa->http://www.correnterosa.it/]”, non potrebbero verificarsi fenomeni tutti italiani che lasciano la politica ad un’oligarchia maschile. Purtroppo, salvo alcune belle eccezioni, anche nel Parlamento europeo, dall’Italia arriveranno poche donne e troppo spesso condizionate da vecchi e nuovi meccanismi di cooptazione.
_ Basta osservare i manifesti elettorali che invadono in questi giorni il nostro Bel Paese».