Sul canale YouTube dell’associazione Il Paese delle Donne Maria Paola Fiorensoli ha intervistato Bruna Bertolo, autrice del libro “Donne e follia in Piemonte” (2021), una ricerca negli archivi di varie strutture manicomiali piemontesi che rintraccia storie e immagini di vite femminili che hanno subìto forme, dalle più classiche alle più estreme, della violenza di genere.

La ricerca di Bruna Bertolo negli archivi di varie strutture manicomiali (Collegno-Torino, Savonera, Grugliasco) rintraccia storie e immagini di vite femminili che hanno subìto forme, dalle più classiche alle più estreme, della violenza di genere di cui la reclusione, anche per futili motivi inerenti una tradizione pubblica e privata discriminante le donne, era una componente, e per molte la ragione dell’alienazione. Donne definite “detriti umani” che, per qualsiasi motivo fossero rinchiuse, hanno attraversato l’inferno, come la legatura, nude ai letti, l’elettroshok e altre violenze fisiche e psichiche, la fame, il freddo, l’isolamento, la perdita affettiva, lo stigma di persone pericolose e contaminanti.

Con loro, un’infanzia ancora meno ricordata.

Opera forte e delicata insieme, biografa alcune vite emblematiche come quella di Lucia Saltarin di cui riporta disegni e poesie; ripercorre la vicenda legislativa – dalla legge Bianchi-Giolitti (1903) alla “Basaglia” (1977) – contestualizzando i concetti di malattia, moralità, costume in passaggi epocali: Regno d’Italia, ventennio fascista, Repubblica.

Un libro che affronta la violenza strutturale, di genere, in una società italiana che ha avuto per terreno elitario i manicomi, esemplarmente rimossi dalle memorie sociali e familiari.

Info: Bruna Bertolo, “Donne e follia in Piemonte”; premessa di Alberto Senigallia; capitolo finale di Pier Maria Furlan: Susalibri edizioni, 2021.

BRUNA BERTOLO, giornalista pubblicista, laureata in Storia della Filosofia, saggista, dal 2011 ha concentrato la ricerca soprattutto sulla storia delle donne e di genere nel Risorgimento, nella Resistenza e nelle tradizioni, anche culinarie, del suo Piemonte. (MPF)