pia locatelliContrasto alla pratica dei matrimoni forzati e precoci, Aids e salute delle donne e dei bambini, l’importanza dei giovani nella politica. Questi alcuni dei temi trattati da Pia Locatelli nel corso della missione a Lusaka in Zambia per la 134esima assemblea dell’IPU (Unione interparlamentare).

Una settimana intensa, ricca di panel e riunioni che ha visto, tra l’altro, l’elezione di Pia Locatelli nel Bureau del Forum delle donne parlamentari dell’IPU. “La marcia delle donne verso la parità – ha detto la deputata socialista nel presentare la sua candidatura – è come una maratona: nessun Paese è arrivato alla piena uguaglianza”. Pia Locatelli si è poi soffermata su quanto fatto dal parlamento italiano nel corso di questa legislatura, a cominciare dalla legge antiviolenza, fino alle modifiche alla legge elettorale per arrivare a una pari rappresentanza.
Per quanto riguarda i matrimoni forzati e precoci, “una vera e propria pedofilia legalizzata”, Pia Locatelli ha sottolineato che il fenomeno, in conseguenza del forte aumento dei flussi migratori, non riguarda solo il sud del mondo ma anche l’Europa e la stessa Italia. “I dati nel nostro Paese non sono certi, perché il fenomeno difficilmente può essere controllato, dal momento che le unioni avvengono all’estero. Abbiamo solo delle stime secondo le quali ogni anno circa duemila ragazze sono costrette al matrimonio nei Paesi di origine delle loro famiglie.

Lusito, visita a una piccola missione cattolica con due sacerdoti della diocesi di Milano e due giovani volontarie. La bambina regala dei semi

Lusito, visita alla missione cattolica La bambina regala dei semi

Abbiamo anche incominciato a verificare l’esistenza di matrimoni forzati nei campi dei rifugiati e nei centri dei richiedenti asilo, ma queste verifiche sono solo all’inizio. Inoltre – ha aggiunto – è molto difficile conoscere il fenomeno perché è poco denunciato: le vittime appartengono a una famiglia e la persona da denunciare è sempre membro della famiglia stessa, padre, la madre, zio”.
Particolarmente interessanti sono state le visite, organizzate  lunedì dall’ambasciatore italiano a Lusaka, Filippo Scammacca,  alla  missione cattolica di Lusito, un piccolo villaggio nella valle dello Zambesi e a Chirundu, una cittadina al confine con lo Zimbabwe.

A Lusitu vivono e operano da otto anni due missionari, don Paolo Pupillo e don Maurizio Oriani, e da due anni, due giovani volontarie,  Silvia Moscatelli e Marta Lanzoni., dell’arcidiocesi di Milano, che stanno facendo un lavoro splendido per e con la comunità locale.
A Chirundu la delegazione italiana ha  visitato l’ospedale missionario, dove collaborano personale laico e religioso, che dispone di 140 letti con reparti di ostetricia, pediatria, chiriurgia, medicina e ambulatori dentistico,  di radiologia, per il pap test .
Accanto all’ospedale è stato costruito un padiglione per le persone affette da HIV/AIDS, un punto di riferimento importante per l’intera zona
Sempre per inizaitiva della missione , in particolare di don Maurizio, a Chirundu funziona una scuola elementare con 800 alunni in co-gestione con l’autorità locale.

Altro tema centrale è stato il convegno, che si è svolto martedì, “Rejuvenating Democracy: Giving Voice to the Youth”, aperto dal presidente dello Zambia Edgar Lungu, che ha invitato i paesi ad investire nei giovani, risorsa fondamentale per raggiungere uno sviluppo significativo.
Nel corso del suo intervento Pia Locatelli ha fatto il punto sulla situazione italiana che, nella 17esima legislatura vanta il Parlamento più giovane della storia repubblicana, con 48 deputati e deputate tra i 25 e i 29 anni.
Mercoledì, infine, Pia Locatelli ha presentato il rapporto dell’Advisory Group su “HIV/AIDS and Maternal, Newborn, Children’s Health”. La visione del Gruppo per la salute è che nessuno debba essere lasciato indietro e che tutti in tutto il mondo dovrebbero avere accesso a servizi di qualità senza timore di danno o discriminazione. Al fine di raggiungere tale obiettivo, è necessario continuare a concentrarsi sulle persone più vulnerabili ed emarginate, le donne, le bambine e i bambini, gli adolescenti, gli omosessuali, le lavoratrici del sesso e i tossicodipendenti.