C’è ancora domani, primo lungometraggio di Paola Cortellesi, ha aperto la 18° edizione della Festa del Cinema di Roma con la leggerezza e il talento di un’artista a tutto tondo, attrice sceneggiatrice autrice e regista.

Il film è ambientato dopo il 1945 a Roma in un quartiere popolare. La guerra è finita anche se gli americani sono ancora in città e ci si arrangia per sopravvivere; la maggioranza delle donne continua ad essere sottomessa agli uomini come prima della guerra ma l’Italia è ormai pronta per cambiamenti epocali.

Con un film in bianco e nero che allude alle atmosfere del cinema italiano degli anni cinquanta ma anche alle luci e alle ombre dell’oggi, C’è ancora domani racconta la storia di Delia che il marito Ivano sottomette anche se la ama “a suon di schiaffi”, per colpa – lui dice- delle guerre che lo hanno reso nervoso. C’è poi il suocero invalido e dispotico a cui Delia bada, la famiglia da mandare avanti, i piccoli lavori per sbarcare il lunario, i due figli piccoli che si accapigliano, la figlia prossima a sposarsi con un “buon partito” che condanna la madre perché non si ribella. Ma Delia è una donna che non si arrende. Le botte illividiscono la sua pelle ma non lasciano tracce. Delia incassa in silenzio la violenza del marito e pensa al domani: fa la cresta sui soldi che guadagna prima di consegnarli al marito perché vuole comprare un abito da sposa per la figlia; chiacchiera con Nino, il suo antico amore, per mantenersi viva; si rasserena con un’amica che non ha un marito violento come il suo fumando sigarette. Una lettera misteriosa che Delia nasconde a tutti con caparbietà condurrà la protagonista verso la presa di coscienza e un finale pieno di speranza.

Paola Cortellesi costruisce con i cosceneggiatori Furio Andreotti e Giulia Calenda una storia spericolatamente femminista. Dramma e registro ironico danzano insieme in C’è ancora domani per tutto il film, grazie anche ad una colonna sonora dissonante. Come nella scena in cui Ivano dopo aver picchiato Delia le chiede scusa sulle note di Perdoniamoci, una canzone melodrammatica cantata da Achille Togliani. “Mi sento assai colpevole con te e pure tu con me, non osiamo guardarci negli occhi perché il rimorso ci pesa sul cuore…” il testo della canzone acquista un sapore sinistro nel contesto della scena.

Nei panni di Delia, Paola Cortellesi con le scarpe senza tacchi di una donna simbolicamente aderente ad una “terra matriarcale”, dà vita ad un personaggio femminile stra-ordinario grazie anche alla presenza di Valerio Mastandrea (Ivano), violento e ridicolo allo stesso tempo nel suo essere marito padrone.

C’è ancora domani è un film che racconta un passato italiano di violenza di genere ancora presente. E forse, nella scelta di questo titolo, il film allude ottimisticamente alla certezza di un domani finalmente libero da questo cancro sociale. 

Tra gli interpreti ricordiamo anche Vinicio Marchioni (Nino), Emanuela Fanelli (l’amica), Romana Maggiora Vergano (la figlia), Giorgio Colangeli (il suocero). Il film sarà presente nella sale dal 26 ottobre 2023.